Metodi e tecniche per l'archeologia senza scavo: casi di studio e applicazioni

La presente ricerca, intitolata "Metodi e tecniche per l’archeologia senza scavo: casi di studio e applicazioni", affronta l’applicazione integrata di metodologie diagnostiche non invasive nello studio di contesti urbani antichi, con particolare riferimento alle città romane di Suasa e Falerio Picenus (Marche). La combinazione di tecniche geofisiche (georadar, magnetometria, geoelettrica), telerilevamento da UAV/UAS e verifica stratigrafica ha permesso di ottenere risultati di grande dettaglio e di riflettere criticamente sui limiti e le potenzialità di ciascun metodo. Suasa, già oggetto di precedenti indagini, ha offerto l’opportunità di reinterpretare dati esistenti integrandoli con nuove acquisizioni, anche grazie al progetto Urbes Revelantur (E-RIHS). Falerio Picenus, al contrario, rappresenta un contesto esplorato per la prima volta tramite telerilevamento, con successiva validazione tramite scavo. La ricerca si colloca nel panorama metodologico attuale, proponendo un approccio contestualizzato piuttosto che estensivo, volto a valorizzare la lettura archeologica dei dati. Le indagini sono state inoltre affiancate da esperienze sul campo, svolte in collaborazione con enti pubblici e privati (tra cui Enel Green Power), e durante un tirocinio presso Geostudi Astier s.r.l. La tesi sottolinea infine l’importanza di un’integrazione metodologica tra dati remoti, di prossimità e fonti archeologiche, dimostrando come un approccio interdisciplinare possa contribuire in modo sostanziale alla ricostruzione delle dinamiche urbane e alla comprensione storica dei paesaggi antichi.