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Abstract
Questo lavoro propone una revisione critica della biosemiotica attraverso una prospettiva ecosistemica che integra vita e non vita, organico e inorganico, nei processi di significazione, ampliando i confini della disciplina. L’obiettivo è ridefinire la semiosi come fenomeno complesso e continuo, risultante dall’interazione tra organismi e ambiente in un sistema integrato. L’innovazione principale è l’introduzione della Biosemiotica Ecosistemica, che interpreta la comunicazione naturale non solo come esclusiva dei viventi, ma come processo relazionale che include entità inorganiche.
La ricerca critica la biosemiotica tradizionale, che separa rigidamente vivente e non vivente, proponendo invece una continuità tra tutte le forme naturali, evidenziata da casi studio su minerali e virus. Centrale è il concetto di ecosemiotica, che esplora le interazioni tra viventi e ambiente in una prospettiva materialista, e la nozione di “semiotic scaffolding” per descrivere strutture semiotiche generate da queste interazioni, come nelle città e negli spazi post-antropici.
L’innovazione teorica chiave è il concetto di risonanza ecosistemica, che descrive la semiosi come risultato dell’interazione tra elementi eterogenei: alcuni si integrano aumentando la complessità, altri rimangono indifferenti. Ispirato alla teoria della complessità, questo principio mostra come la semiosi coinvolga tanto elementi biologici quanto inorganici, come l’agency della plastica nel modificare le relazioni tra organismi e ambiente.
La Biosemiotica Ecosistemica propone un modello olistico che supera i confini tradizionali, ripensando la semiosi come fenomeno reticolare, dove significati e vita emergono dall’interazione dinamica e reciproca tra vivente e non vivente.
Abstract
Questo lavoro propone una revisione critica della biosemiotica attraverso una prospettiva ecosistemica che integra vita e non vita, organico e inorganico, nei processi di significazione, ampliando i confini della disciplina. L’obiettivo è ridefinire la semiosi come fenomeno complesso e continuo, risultante dall’interazione tra organismi e ambiente in un sistema integrato. L’innovazione principale è l’introduzione della Biosemiotica Ecosistemica, che interpreta la comunicazione naturale non solo come esclusiva dei viventi, ma come processo relazionale che include entità inorganiche.
La ricerca critica la biosemiotica tradizionale, che separa rigidamente vivente e non vivente, proponendo invece una continuità tra tutte le forme naturali, evidenziata da casi studio su minerali e virus. Centrale è il concetto di ecosemiotica, che esplora le interazioni tra viventi e ambiente in una prospettiva materialista, e la nozione di “semiotic scaffolding” per descrivere strutture semiotiche generate da queste interazioni, come nelle città e negli spazi post-antropici.
L’innovazione teorica chiave è il concetto di risonanza ecosistemica, che descrive la semiosi come risultato dell’interazione tra elementi eterogenei: alcuni si integrano aumentando la complessità, altri rimangono indifferenti. Ispirato alla teoria della complessità, questo principio mostra come la semiosi coinvolga tanto elementi biologici quanto inorganici, come l’agency della plastica nel modificare le relazioni tra organismi e ambiente.
La Biosemiotica Ecosistemica propone un modello olistico che supera i confini tradizionali, ripensando la semiosi come fenomeno reticolare, dove significati e vita emergono dall’interazione dinamica e reciproca tra vivente e non vivente.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Zengiaro, Nicola
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Biosemiotics; Complexity theories; Inorganic Life; Mineral evolution; Resonance
Data di discussione
3 Aprile 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Zengiaro, Nicola
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
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Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Biosemiotics; Complexity theories; Inorganic Life; Mineral evolution; Resonance
Data di discussione
3 Aprile 2025
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