Shapeshifts of the empire. Heiner Müller and Rome

Il lavoro propone uno studio sistematico della ricezione dell’antica Roma nell’opera di Heiner Müller. L’analisi di drammi, poesie e saggi, ma anche di interviste e manoscritti, restituisce il quadro di ripetuti e sfaccettati incontri con la storia e la letteratura latina, ad oggi in gran parte in ombra nel panorama critico. Fulcro dell’analisi è da un lato il confronto filologico-letterario con tali fonti, dall’altro la ricostruzione, a partire da esse, dell’immagine trasversale di un impero che trascende i propri contorni storici per assurgere a un principio civilizzatore tanto pervasivo quanto ambivalente, "Urbild" genealogico di un indissolubile intreccio di stato e violenza, cultura e barbarie, legge e terrore. Tale impronta culturale si rileva non soltanto nelle opere a tema romano, ma anche in successive costellazioni storiche portate in scena da Müller, dall’Inghilterra elisabettiana alla Prussia federiciana sino al Novecento dei Blocchi. Particolare attenzione è rivolta all’indagine degli influssi letterari e delle ascendenze filosofiche di questa visione zivilisationskritisch di Roma: un’indagine che rettifica letture preesistenti e ne introduce di nuove. Alla luce del plesso tematico ‘Roma’ viene così riletta ampia parte della produzione di Müller, facendo emergere un nuovo paradigma ermeneutico così come influssi e rapporti intertestuali rimasti finora in secondo piano nello studio di drammi e liriche.