Il Facetus «Cum nihil utilius». Studio e edizione

La presente ricerca si concentra sullo studio e sull’edizione del Facetus «Cum nihil utilius», un testo mediolatino in versi risalente al XIII secolo. L’opera, tra i più fortunati testi scolastici del medioevo latino, si propone come complemento ai Disticha Catonis, offrendo una serie di precetti di buon comportamento. Con una tradizione manoscritta ampia e complessa (109 testimoni noti, più otto perduti), nonché una ricca storia di traduzioni e ricezione nelle letterature volgari europee, il Facetus ha suscitato l’interesse della critica soprattutto per le sue versioni volgari, lasciando in secondo piano lo studio del testo latino originale. Il mio progetto mirava a colmare questa lacuna attraverso un riesame sistematico della tradizione manoscritta, al fine di proporre un’edizione critica ricostruttiva che superasse i limiti delle due edizioni oggi disponibili. In considerazione della complessità della tradizione, si è optato per un’edizione provvisoria fondata sugli otto manoscritti più antichi (XIII secolo), accuratamente descritti nell’introduzione. Segue un censimento completo dei testimoni, molti dei quali ignoti agli studi precedenti. L’edizione è accompagnata da un apparato critico completo delle varianti (eccetto quelle di scarsa rilevanza e quelle ortografiche, comunque documentate in appendice), da una traduzione italiana a fronte e da una serie di appendici che integrano il lavoro filologico: le lezioni escluse dall’apparato, i versi interpolati, una tabella sinottica della forma del testo nei manoscritti alla base dell’edizione.