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Abstract
Il progetto parte dall’indagine di siti archeologici inquadrabili dalla protostoria al medioevo situati in contesti insulari e nell’Italia centrale. La disciplina archeozoologica, oltre a descrivere aspetti ambientali, sociali ed economici dei contesti indagati, in questo progetto vuole identificare le caratteristiche fisiche degli animali domestici, per confrontarli con le razze autoctone dei medesimi territori. Oltre a chiarire aspetti storici e archeologici, il progetto vuole applicare criteri osteometrici per indagare la variabilità interna ai diversi gruppi animali, per selezionare campioni mirati per analisi isotopiche e del DNA mitocondriale. Lo scopo è di verificare le ipotesi formulate durante il progetto su temi come la mobilità animale e la variabilità interna delle mandrie e dei greggi. Lo stage svolto presso un allevamento di bovini Romagnoli è stato il luogo ideale per acquisire un’esperienza diretta del settore zootecnico. Inoltre, le testimonianze raccolte dalle interviste con gli allevatori delle isole hanno permesso di raggruppare informazioni etno-antropologiche, che possono comportare delle ricadute nell’interpretazione del dato archeologico. Le modalità d’allevamento tradizionali e storiche rappresentano quasi sempre la risposta equilibrata dell’uomo e dei suoi animali alle caratteristiche ambientali di un determinato territorio. Il progetto e l’etnoarcheozoologia vogliono fornire all’attuale settore zootecnico possibili esempi di micro-economie funzionali sul diversificato territorio italiano. Dal momento che solo la valorizzazione della storicità di alcune tipologie d’allevamento potrebbe essere il giusto stimolo alla ripresa di attività agro-pastorali più sostenibili e ormai perdute, a causa dell’orientamento odierno verso un allevamento di tipo intensivo, sempre più industrializzato e dall’alto impatto ambientale. Anche il recupero di alcuni prodotti tipici ormai scomparsi sul mercato, ma legati a queste antiche forme d’allevamento potrebbero mantenere in vita aree a rischio di spopolamento, garantendo così una sostenibilità ambientale, culturale ed economica.
Abstract
Il progetto parte dall’indagine di siti archeologici inquadrabili dalla protostoria al medioevo situati in contesti insulari e nell’Italia centrale. La disciplina archeozoologica, oltre a descrivere aspetti ambientali, sociali ed economici dei contesti indagati, in questo progetto vuole identificare le caratteristiche fisiche degli animali domestici, per confrontarli con le razze autoctone dei medesimi territori. Oltre a chiarire aspetti storici e archeologici, il progetto vuole applicare criteri osteometrici per indagare la variabilità interna ai diversi gruppi animali, per selezionare campioni mirati per analisi isotopiche e del DNA mitocondriale. Lo scopo è di verificare le ipotesi formulate durante il progetto su temi come la mobilità animale e la variabilità interna delle mandrie e dei greggi. Lo stage svolto presso un allevamento di bovini Romagnoli è stato il luogo ideale per acquisire un’esperienza diretta del settore zootecnico. Inoltre, le testimonianze raccolte dalle interviste con gli allevatori delle isole hanno permesso di raggruppare informazioni etno-antropologiche, che possono comportare delle ricadute nell’interpretazione del dato archeologico. Le modalità d’allevamento tradizionali e storiche rappresentano quasi sempre la risposta equilibrata dell’uomo e dei suoi animali alle caratteristiche ambientali di un determinato territorio. Il progetto e l’etnoarcheozoologia vogliono fornire all’attuale settore zootecnico possibili esempi di micro-economie funzionali sul diversificato territorio italiano. Dal momento che solo la valorizzazione della storicità di alcune tipologie d’allevamento potrebbe essere il giusto stimolo alla ripresa di attività agro-pastorali più sostenibili e ormai perdute, a causa dell’orientamento odierno verso un allevamento di tipo intensivo, sempre più industrializzato e dall’alto impatto ambientale. Anche il recupero di alcuni prodotti tipici ormai scomparsi sul mercato, ma legati a queste antiche forme d’allevamento potrebbero mantenere in vita aree a rischio di spopolamento, garantendo così una sostenibilità ambientale, culturale ed economica.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Fiori, Fabio
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Archeozoologia, Etnoantropologia, Zootecnia, Bovini, piccole isole
Data di discussione
9 Giugno 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Fiori, Fabio
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Archeozoologia, Etnoantropologia, Zootecnia, Bovini, piccole isole
Data di discussione
9 Giugno 2025
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