Nigrelli, Claudia
(2025)
La forma aperta in Helmuth Plessner. Per un'architettura eccentrica, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Architettura e culture del progetto, 36 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11794.
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Abstract
La tesi analizza gli scritti di Helmuth Plessner precedenti il suo esilio nel 1933, evidenziando il suo contributo al dibattito sull’architettura tedesca del primo Novecento. Le riflessioni di Plessner sono collocate nel contesto intellettuale e storico dell’industrializzazione, dello stato tedesco unificato e dell’epoca di Weimar. Egli critica l’incapacità dei suoi contemporanei di cogliere l’“essenza” della tecnica, identificandola come origine delle crisi culturali, politiche e sociali del tempo e proponendo la creazione di nuovi valori culturali e forme estetiche che bilancino le condizioni materiali con la libertà umana. In un articolo meno noto sulla storia dell’arte, Plessner critica sia le Kunstwissenschaften sia il rifiuto della forma tipico di Espressionismo e Astrattismo, fondando la sua analisi sulla molteplicità qualitativa della natura. Questa prospettiva supera dicotomie come corpo e mente o natura e cultura, opponendosi al dominio tecnoscientifico. In questo quadro, l’architettura si presenta come un campo che permette di armonizzare esigenze funzionali e libertà estetica e la cui comprensione è resa possibile dal corpo umano nella sua interezza. La filosofia plessneriana dell’architettura si basa quindi sulla sua filosofia dell'organico del 1928, che enfatizza la “forma vivente” come tensione tra Gestalt e Gestaltung. Nello stesso periodo, gli architetti moderni integrano queste idee, ispirandosi alla biologia filosofica per riconciliare la tecnica industriale con le esigenze estetiche: la lezione di Plessner sulla “forma aperta”, presentata al Deutscher Werkbund, costituisce uno dei modi possibili per concepire tale riconciliazione.
Abstract
La tesi analizza gli scritti di Helmuth Plessner precedenti il suo esilio nel 1933, evidenziando il suo contributo al dibattito sull’architettura tedesca del primo Novecento. Le riflessioni di Plessner sono collocate nel contesto intellettuale e storico dell’industrializzazione, dello stato tedesco unificato e dell’epoca di Weimar. Egli critica l’incapacità dei suoi contemporanei di cogliere l’“essenza” della tecnica, identificandola come origine delle crisi culturali, politiche e sociali del tempo e proponendo la creazione di nuovi valori culturali e forme estetiche che bilancino le condizioni materiali con la libertà umana. In un articolo meno noto sulla storia dell’arte, Plessner critica sia le Kunstwissenschaften sia il rifiuto della forma tipico di Espressionismo e Astrattismo, fondando la sua analisi sulla molteplicità qualitativa della natura. Questa prospettiva supera dicotomie come corpo e mente o natura e cultura, opponendosi al dominio tecnoscientifico. In questo quadro, l’architettura si presenta come un campo che permette di armonizzare esigenze funzionali e libertà estetica e la cui comprensione è resa possibile dal corpo umano nella sua interezza. La filosofia plessneriana dell’architettura si basa quindi sulla sua filosofia dell'organico del 1928, che enfatizza la “forma vivente” come tensione tra Gestalt e Gestaltung. Nello stesso periodo, gli architetti moderni integrano queste idee, ispirandosi alla biologia filosofica per riconciliare la tecnica industriale con le esigenze estetiche: la lezione di Plessner sulla “forma aperta”, presentata al Deutscher Werkbund, costituisce uno dei modi possibili per concepire tale riconciliazione.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Nigrelli, Claudia
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
antropologia filosofica; filosofia dell'architettura; filosofia della tecnica; filosofia dell'arte; morfologia.
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11794
Data di discussione
23 Gennaio 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Nigrelli, Claudia
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
antropologia filosofica; filosofia dell'architettura; filosofia della tecnica; filosofia dell'arte; morfologia.
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11794
Data di discussione
23 Gennaio 2025
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