Pampanella, Luca
(2025)
Stimoli chimici e fisici per modulare il differenziamento e la senescenza in cellule staminali mesenchimali umane, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze cardio nefro toraciche, 37 Ciclo.
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Abstract
L’utilizzo di cellule staminali mesenchimali (MSCs) in medicina rigenerativa, al fine di rigenerare/riparare organi e tessuti danneggiati, è soggetto ad alcune problematiche legate ad una riduzione del loro potenziale differenziativo e all’instaurarsi della senescenza cellulare.
Lo scopo di questo studio è stato quello di identificare nuove strategie in vitro in grado di modulare il differenziamento e contrastare la senescenza in MSCs umane (hMSCs).
Da un lato, è stata analizzata la capacità di una micotossina, la Citocalasina B (CB), nel modulare le proprietà biologiche di hMSCs perinatali isolate dalla gelatina del Wharton del cordone ombelicale (hWJ-MSCs), focalizzandosi sul processo di osteogenesi. I risultati ottenuti hanno indicato come CB sia in grado di potenziare tale differenziamento, agendo sull’organizzazione del citoscheletro e sulle proprietà meccaniche delle hWJ-MSCs, rivelandosi una promettente molecola da impiegare nel campo della medicina rigenerativa.
Dall’altro, è stato messo a punto un nuovo modello in vitro di senescenza, basato sull’utilizzo di hMSCs adulte isolate da derma (hDMSCs) che sono state rese senescenti mediante trattamento con terz-butile idroperossido (t-BHP). Questo modello è risultato positivo per i principali marcatori della senescenza indagati, permettendo, inoltre, di identificare il t-BHP come un induttore di senescenza paragonabile o addirittura migliore rispetto all’acqua ossigenata, già nota per la sua azione pro-senescente nelle hDMSCs. Il modello di senescenza ottimizzato potrebbe dimostrarsi molto promettente nello studio in vitro dello stesso processo di senescenza, ma anche al fine di testare nuove terapie anti-senescenti.
Infine, un terzo approccio sperimentale ha previsto l’analisi degli effetti di una terapia fisica, la Extracorporeal Shock Waves Therapy (ESWT), basata sull’emissione di onde d’urto, in hMSCs del tessuto adiposo (hASCs), indotte a senescenza attraverso il trattamento con Doxorubicina (DOX). Nonostante i risultati non abbiano mostrato un evidente effetto anti-senescente della terapia fisica, ulteriori indagini saranno implementate per mettere in luce l’azione della ESWT sulle MSCs.
Abstract
L’utilizzo di cellule staminali mesenchimali (MSCs) in medicina rigenerativa, al fine di rigenerare/riparare organi e tessuti danneggiati, è soggetto ad alcune problematiche legate ad una riduzione del loro potenziale differenziativo e all’instaurarsi della senescenza cellulare.
Lo scopo di questo studio è stato quello di identificare nuove strategie in vitro in grado di modulare il differenziamento e contrastare la senescenza in MSCs umane (hMSCs).
Da un lato, è stata analizzata la capacità di una micotossina, la Citocalasina B (CB), nel modulare le proprietà biologiche di hMSCs perinatali isolate dalla gelatina del Wharton del cordone ombelicale (hWJ-MSCs), focalizzandosi sul processo di osteogenesi. I risultati ottenuti hanno indicato come CB sia in grado di potenziare tale differenziamento, agendo sull’organizzazione del citoscheletro e sulle proprietà meccaniche delle hWJ-MSCs, rivelandosi una promettente molecola da impiegare nel campo della medicina rigenerativa.
Dall’altro, è stato messo a punto un nuovo modello in vitro di senescenza, basato sull’utilizzo di hMSCs adulte isolate da derma (hDMSCs) che sono state rese senescenti mediante trattamento con terz-butile idroperossido (t-BHP). Questo modello è risultato positivo per i principali marcatori della senescenza indagati, permettendo, inoltre, di identificare il t-BHP come un induttore di senescenza paragonabile o addirittura migliore rispetto all’acqua ossigenata, già nota per la sua azione pro-senescente nelle hDMSCs. Il modello di senescenza ottimizzato potrebbe dimostrarsi molto promettente nello studio in vitro dello stesso processo di senescenza, ma anche al fine di testare nuove terapie anti-senescenti.
Infine, un terzo approccio sperimentale ha previsto l’analisi degli effetti di una terapia fisica, la Extracorporeal Shock Waves Therapy (ESWT), basata sull’emissione di onde d’urto, in hMSCs del tessuto adiposo (hASCs), indotte a senescenza attraverso il trattamento con Doxorubicina (DOX). Nonostante i risultati non abbiano mostrato un evidente effetto anti-senescente della terapia fisica, ulteriori indagini saranno implementate per mettere in luce l’azione della ESWT sulle MSCs.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pampanella, Luca
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Cellule staminali mesenchimali umane; Stimoli chimici; Stimoli fisici; Citocalasina B; Citoscheletro; Meccanotrasduzione; Proprietà meccaniche; Microscopia a forza atomica; Differenziamento; terz-butile idroperossido; Doxorubicina; Senescenza; Autofagia; Stress Ossidativo; Extracorporeal Shock Waves Therapy.
Data di discussione
4 Aprile 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pampanella, Luca
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Cellule staminali mesenchimali umane; Stimoli chimici; Stimoli fisici; Citocalasina B; Citoscheletro; Meccanotrasduzione; Proprietà meccaniche; Microscopia a forza atomica; Differenziamento; terz-butile idroperossido; Doxorubicina; Senescenza; Autofagia; Stress Ossidativo; Extracorporeal Shock Waves Therapy.
Data di discussione
4 Aprile 2025
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