Il Feticismo della Serie: Ri-velazione, Rimediazione, Premediazione

Il lavoro consiste in un’analisi e riflessione semiotica su una particolare tipologia di passione sociale – il feticismo - verso una specifica forma di disposizione e organizzazione di fenomeni e oggetti culturali – la serie. Nella prima parte, Ri-velazione, mi occuperò dei contesti in cui storicamente è stata applicata la nozione di feticismo: religione e merce. Grazie alle riletture rispettivamente di Latour e Baudrillard, si criticherà la prospettiva ideologica su tale categoria, evidenziandone la portata strutturale e la specificità semiotica. A seguito di questa prima parte, si aprirà un intermezzo teorico dedicato all’estetica della comunicazione, con l’obiettivo di definire un luogo comune e di indagare il senso della relazione tra soggetto-feticista e oggetto-feticcio. Nella seconda parte, Rimediazione, il focus si stringerà ulteriormente sulla comunicazione e, in particolare, sui media. Attraverso la categoria estensione vs. amputazione (McLuhan) sino alla sua rilettura in termini di immediatezza vs. ipermediazione (Bolter e Grusin), emergerà l’ambivalenza e il feticismo del funzionamento e del consumo mediale. Seguiranno alcune analisi più specifiche sui social media e sulla televisione, soprattutto in riferimento al fenomeno della nuova serialità. In continuità con il primo intermezzo, una seconda sezione più teorica si concentrerà sulle soglie e frontiere della semiotica. Di fronte l’esacerbarsi delle logiche mediali e culturali – l’estasi della comunicazione (Baudrillard) - verrà ipotizzata la necessità di rileggere l’estetica della comunicazione attraverso una teoria dei codici e verso una teoria dell’informazione (Eco), che possa evidenziare la natura feticistica del rapporto con e tra i media. Infine, nella terza parte, mi occuperò della logica della Premediazione. In particolare, verrà evidenziata la capacità del sistema mediale e in generale dei sistemi semiotici di spingersi oltre i propri termini e il proprio termine (s-terminazione), attraverso l’integrazione di qualunque immaginario o realtà di una catastrofe futura.