Colombari, Jennifer
(2019)
Fra semiotica, tecnologie digitali e big data: interpretare lo spazio urbano con gli user-generated contents, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Philosophy, science, cognition, and semiotics (pscs), 31 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8851.
Documenti full-text disponibili:
Abstract
La massiccia diffusione di testi digitali geolocalizzati, resa possibile grazie a Internet e ai dispositivi mobili, apre nuove strade per lo studio semiotico degli spazi urbani. Oggi smartphone, tablet e computer danno a chiunque la possibilità di creare e condividere descrizioni, osservazioni e interpretazioni parziali di uno stesso luogo che, se analizzate nel loro complesso, permettono di individuare i significati ricorrenti, le tendenze e gli effetti di senso utili a comprenderne meglio l’identità. In questo scenario, la tesi parte dall’idea che lo studio semiotico degli spazi urbani possa essere arricchito dall’analisi di grandi corpora di testi digitali diffusi grazie alla rete e prodotti da chi vive quotidianamente certi luoghi (strade, piazze, centri, ambienti vari). La tesi si articola in quattro capitoli: il primo offre una panoramica sullo scenario tecnologico e sociale in cui si inquadra l’attuale produzione di testi digitali, oltre a ripercorrere i passi fatti dalla semiotica nello studio dei testi e delle pratiche che caratterizzano il Web. Il Cap. 2 mostra come, per analizzare con metodologia semiotica quantità rilevanti di user-generated contents, sia necessario dialogare con l’informatica, mentre il Cap. 3 è dedicato allo studio semiotico del significato spaziale e fa una ricognizione sullo stato dell’arte della disciplina, partendo dalle origini della ricerca semiotica sullo spazio (Greimas 1976, Barthes 1985) e arrivando ai contributi più recenti di semiotica urbana (Hammad 2003; Volli 2005, Marrone, Pezzini 2006, 2008; Violi, Tramontana 2006) e di etnosemiotica applicata agli spazi (Del Ninno 2007; Marsciani 2007; Accardo 2015). Sulla base di queste premesse, nel Cap. 4 ho condotto uno studio semiotico di una strada di Amsterdam, combinando l’analisi di un grosso corpus di testi digitali, prodotti dai cittadini e relativi alla loro esperienza urbana di quella strada, a un periodo di osservazione etnosemiotica sulle pratiche effettive che si svolgono in quel luogo.
Abstract
La massiccia diffusione di testi digitali geolocalizzati, resa possibile grazie a Internet e ai dispositivi mobili, apre nuove strade per lo studio semiotico degli spazi urbani. Oggi smartphone, tablet e computer danno a chiunque la possibilità di creare e condividere descrizioni, osservazioni e interpretazioni parziali di uno stesso luogo che, se analizzate nel loro complesso, permettono di individuare i significati ricorrenti, le tendenze e gli effetti di senso utili a comprenderne meglio l’identità. In questo scenario, la tesi parte dall’idea che lo studio semiotico degli spazi urbani possa essere arricchito dall’analisi di grandi corpora di testi digitali diffusi grazie alla rete e prodotti da chi vive quotidianamente certi luoghi (strade, piazze, centri, ambienti vari). La tesi si articola in quattro capitoli: il primo offre una panoramica sullo scenario tecnologico e sociale in cui si inquadra l’attuale produzione di testi digitali, oltre a ripercorrere i passi fatti dalla semiotica nello studio dei testi e delle pratiche che caratterizzano il Web. Il Cap. 2 mostra come, per analizzare con metodologia semiotica quantità rilevanti di user-generated contents, sia necessario dialogare con l’informatica, mentre il Cap. 3 è dedicato allo studio semiotico del significato spaziale e fa una ricognizione sullo stato dell’arte della disciplina, partendo dalle origini della ricerca semiotica sullo spazio (Greimas 1976, Barthes 1985) e arrivando ai contributi più recenti di semiotica urbana (Hammad 2003; Volli 2005, Marrone, Pezzini 2006, 2008; Violi, Tramontana 2006) e di etnosemiotica applicata agli spazi (Del Ninno 2007; Marsciani 2007; Accardo 2015). Sulla base di queste premesse, nel Cap. 4 ho condotto uno studio semiotico di una strada di Amsterdam, combinando l’analisi di un grosso corpus di testi digitali, prodotti dai cittadini e relativi alla loro esperienza urbana di quella strada, a un periodo di osservazione etnosemiotica sulle pratiche effettive che si svolgono in quel luogo.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Colombari, Jennifer
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
semiotica; semiotics; semiotica dei nuovi media; etnosemiotica; semiotica dello spazio; semiotica urbana; urban semiotics; osservazione diretta; big data; user-generated contents; social networks; semantic web; Amsterdam; Tripadvisor; Instagram.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8851
Data di discussione
12 Aprile 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Colombari, Jennifer
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
semiotica; semiotics; semiotica dei nuovi media; etnosemiotica; semiotica dello spazio; semiotica urbana; urban semiotics; osservazione diretta; big data; user-generated contents; social networks; semantic web; Amsterdam; Tripadvisor; Instagram.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8851
Data di discussione
12 Aprile 2019
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: