Facchini, Giancarlo
(2019)
3d bioprinting graft scaffolds a base di fibroina della seta per applicazione clinica di rigenerazione tissutale, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze biomediche e neuromotorie, 31 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8766.
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Abstract
Lo studio ha previsto prima una scansione con TC-doppia energia (TC-DE) di pezzi anatomici da cadaveri (ossa e tessuti molli) per definire i parametri di scansione TC, necessari al successivo utilizzo sul paziente. Successivamente è stato analizzato il miglior rapporto tra dose radiante erogata e qualità̀ dell’immagine e valutati i sistemi di riduzione di dose (VEO e ASIR) e degli artefatti metallici (GSI e MAR). Il sistema VEO ha permesso una ottimale valutazione del tessuto osseo con una riduzione di dose di oltre il 50% rispetto al sistema ASIR; con il sistema GSI abbiamo individuato i livelli mono-energetici che meglio riducessero gli artefatti da protesi metallica e utilizzato il software MAR per ridurre gli artefatti post-processing. Le immagini sono state importate in formato DICOM in un software dedicato per la loro visualizzazione, segmentazione e processazione per riprodurre l'anatomia del tessuto osseo. La stampa di scaffold 3D che riproducessero il tessuto originale è stata effettuata mediante un Bioplotter. Il Bioink a base di fibroina della seta è stato utilizzato per realizzare lo scaffold e, definita l'archittettura d'interesse, sono stati ottimizzati i parametri di stampa. Sono stati utilizzati un bioink senza calcio (SFG) e uno con cloruro di calcio (SFG-CaCl2). Le cellule mesenchimali (MSCs) sono state inglobate nei bioinks e si è evidenziato che in entrambi i bioinks le cellule erano distribuite in modo omogeneo ed erano vitali a tutti i tempi sperimentali (giorno 1, 7, 14, 21) analizzati. Utilizzando specifici fattori osteogenici (FO) si è indotto in entrambi i bioinks il differenziamento cellulare in senso osteogenico. In particolare, in presenza di FO si è evidenziato un incremento della mineralizzazione nel bioink SFG-CaCl2 rispetto a quella ottenuta nel bioink SFG. Inoltre, in assenza di FO solo nel bioink SFG-CaCl2 si è notata la presenza di precipitati di calcio indicativi dell’avvenuto differenziamento osteogenico.
Abstract
Lo studio ha previsto prima una scansione con TC-doppia energia (TC-DE) di pezzi anatomici da cadaveri (ossa e tessuti molli) per definire i parametri di scansione TC, necessari al successivo utilizzo sul paziente. Successivamente è stato analizzato il miglior rapporto tra dose radiante erogata e qualità̀ dell’immagine e valutati i sistemi di riduzione di dose (VEO e ASIR) e degli artefatti metallici (GSI e MAR). Il sistema VEO ha permesso una ottimale valutazione del tessuto osseo con una riduzione di dose di oltre il 50% rispetto al sistema ASIR; con il sistema GSI abbiamo individuato i livelli mono-energetici che meglio riducessero gli artefatti da protesi metallica e utilizzato il software MAR per ridurre gli artefatti post-processing. Le immagini sono state importate in formato DICOM in un software dedicato per la loro visualizzazione, segmentazione e processazione per riprodurre l'anatomia del tessuto osseo. La stampa di scaffold 3D che riproducessero il tessuto originale è stata effettuata mediante un Bioplotter. Il Bioink a base di fibroina della seta è stato utilizzato per realizzare lo scaffold e, definita l'archittettura d'interesse, sono stati ottimizzati i parametri di stampa. Sono stati utilizzati un bioink senza calcio (SFG) e uno con cloruro di calcio (SFG-CaCl2). Le cellule mesenchimali (MSCs) sono state inglobate nei bioinks e si è evidenziato che in entrambi i bioinks le cellule erano distribuite in modo omogeneo ed erano vitali a tutti i tempi sperimentali (giorno 1, 7, 14, 21) analizzati. Utilizzando specifici fattori osteogenici (FO) si è indotto in entrambi i bioinks il differenziamento cellulare in senso osteogenico. In particolare, in presenza di FO si è evidenziato un incremento della mineralizzazione nel bioink SFG-CaCl2 rispetto a quella ottenuta nel bioink SFG. Inoltre, in assenza di FO solo nel bioink SFG-CaCl2 si è notata la presenza di precipitati di calcio indicativi dell’avvenuto differenziamento osteogenico.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Facchini, Giancarlo
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
3d bioprinting, scaffold, tissue regeneration, dual energy ct,
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8766
Data di discussione
12 Aprile 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Facchini, Giancarlo
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
3d bioprinting, scaffold, tissue regeneration, dual energy ct,
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8766
Data di discussione
12 Aprile 2019
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