Chiesa, Valentina
(2016)
L'(in)utilità del "pit-gazing": morte, memoria e narrazione nell'opera di Julian Barnes, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Letterature moderne, comparate e postcoloniali, 27 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7731.
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Abstract
Questa tesi si prefigge di evidenziare, nell’ambito dei diversi quadri teorici e critici di riferimento, i nessi tematici che legano a doppio filo morte, memoria e narrazione nell’opera di Julian Barnes, nonché di verificare come tale opera sia attraversata dall’ossessione dell’autore per il pensiero della fine nelle sue molteplici forme, a partire dal disimpegnato Metroland sino ad arrivare al più recente The Noise of Time, il cui protagonista Šostakovič addirittura teorizza su come affrontare la paura della morte. Davanti alla “finestra che dà sul niente”, Barnes adotta un atteggiamento di risoluto distacco, anche quando si trova a parlare della scomparsa dell’amatissima moglie o quando affronta il pensiero della sua stessa dipartita. A ben vedere, però, questa imperturbabile razionalità – vera cifra dell’opera barnesiana – ne rappresenta anche il più grande limite: nell’affrontare le tematiche a lui care (la paura dell’annichilimento, la riflessione sul passato, il ruolo dell’arte per affrontare la vita e la morte, la fallibilità della memoria, la ricerca della verità, il restringimento dell’orizzonte delle possibilità che caratterizza la vecchiaia), lo scrittore tende privilegiare un freddo raziocinio e raramente supera il mero approccio filosofico-razionale prendendo contatto con la sfera delle emozioni. Lo stesso si può dire dei suoi personaggi. Il pit-gazing, la fissità dello sguardo vacuo, a capofitto nel buio del nulla di fronte al quale, pur riconoscendo la propria sconfitta, Barnes si ostina a insistere nella riflessione, tende a rivelarsi una scomoda zavorra per la sua poetica non meno che – possiamo azzardarci a supporre – per la sua stessa vita interiore.
Abstract
Questa tesi si prefigge di evidenziare, nell’ambito dei diversi quadri teorici e critici di riferimento, i nessi tematici che legano a doppio filo morte, memoria e narrazione nell’opera di Julian Barnes, nonché di verificare come tale opera sia attraversata dall’ossessione dell’autore per il pensiero della fine nelle sue molteplici forme, a partire dal disimpegnato Metroland sino ad arrivare al più recente The Noise of Time, il cui protagonista Šostakovič addirittura teorizza su come affrontare la paura della morte. Davanti alla “finestra che dà sul niente”, Barnes adotta un atteggiamento di risoluto distacco, anche quando si trova a parlare della scomparsa dell’amatissima moglie o quando affronta il pensiero della sua stessa dipartita. A ben vedere, però, questa imperturbabile razionalità – vera cifra dell’opera barnesiana – ne rappresenta anche il più grande limite: nell’affrontare le tematiche a lui care (la paura dell’annichilimento, la riflessione sul passato, il ruolo dell’arte per affrontare la vita e la morte, la fallibilità della memoria, la ricerca della verità, il restringimento dell’orizzonte delle possibilità che caratterizza la vecchiaia), lo scrittore tende privilegiare un freddo raziocinio e raramente supera il mero approccio filosofico-razionale prendendo contatto con la sfera delle emozioni. Lo stesso si può dire dei suoi personaggi. Il pit-gazing, la fissità dello sguardo vacuo, a capofitto nel buio del nulla di fronte al quale, pur riconoscendo la propria sconfitta, Barnes si ostina a insistere nella riflessione, tende a rivelarsi una scomoda zavorra per la sua poetica non meno che – possiamo azzardarci a supporre – per la sua stessa vita interiore.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Chiesa, Valentina
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
27
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Julian Barnes, morte, memoria, narrazione, metafora, vecchiaia, suicidio, tempo, ricordi, memoria individuale, memoria collettiva, simulacro, lutto, storia, passato
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7731
Data di discussione
2 Settembre 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Chiesa, Valentina
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
27
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Julian Barnes, morte, memoria, narrazione, metafora, vecchiaia, suicidio, tempo, ricordi, memoria individuale, memoria collettiva, simulacro, lutto, storia, passato
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7731
Data di discussione
2 Settembre 2016
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