Lora, Francesco
(2012)
I drammi per musica di Giacomo Antonio Perti per il teatro della Villa medicea di Pratolino (1700-01; 1707-10), [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Musicologia e beni musicali, 24 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/4992.
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Abstract
L’attività nel teatro della Villa medicea di Pratolino, presso Firenze, giunse al culmine nel primo decennio del ’700, quando il principe Ferdinando de’ Medici commissionò e vi fece rappresentare, una per anno, opere in musica di Alessandro Scarlatti e di Giacomo Antonio Perti. Benché le partiture siano perdute, sopravvive un’ingente quantità di materiale documentario, in massima parte inedito, il quale dà un eccezionale resoconto sul mecenatismo del Principe e sul funzionamento della macchina teatrale. La dissertazione si concentra sulle sei opere poste in musica da Perti ("Lucio Vero", 1700, in collaborazione con Martino Bitti; "Astianatte", 1701; "Dionisio re di Portogallo", 1707; "Ginevra principessa di Scozia", 1708; "Berenice regina d’Egitto", 1709; "Rodelinda regina de’ Longobardi", 1710), sui rapporti del compositore col Principe, col librettista Antonio Salvi, col rivale Scarlatti, coi cantanti e con la corte medicea, sullo stile da lui perseguito e – per quanto è dato sapere o lecito ipotizzare – sulla fisionomia dei suoi lavori (strutture e risorse letterarie, teatrali e musicali).
Abstract
L’attività nel teatro della Villa medicea di Pratolino, presso Firenze, giunse al culmine nel primo decennio del ’700, quando il principe Ferdinando de’ Medici commissionò e vi fece rappresentare, una per anno, opere in musica di Alessandro Scarlatti e di Giacomo Antonio Perti. Benché le partiture siano perdute, sopravvive un’ingente quantità di materiale documentario, in massima parte inedito, il quale dà un eccezionale resoconto sul mecenatismo del Principe e sul funzionamento della macchina teatrale. La dissertazione si concentra sulle sei opere poste in musica da Perti ("Lucio Vero", 1700, in collaborazione con Martino Bitti; "Astianatte", 1701; "Dionisio re di Portogallo", 1707; "Ginevra principessa di Scozia", 1708; "Berenice regina d’Egitto", 1709; "Rodelinda regina de’ Longobardi", 1710), sui rapporti del compositore col Principe, col librettista Antonio Salvi, col rivale Scarlatti, coi cantanti e con la corte medicea, sullo stile da lui perseguito e – per quanto è dato sapere o lecito ipotizzare – sulla fisionomia dei suoi lavori (strutture e risorse letterarie, teatrali e musicali).
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lora, Francesco
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
24
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
OPERA TEATRO VILLA PERTI SCARLATTI SALVI MEDICI PRATOLINO FIRENZE LIBRETTO CARTEGGIO EPISTOLARIO CORTE MONARCHIA CANTANTE
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/4992
Data di discussione
18 Luglio 2012
URI
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Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lora, Francesco
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
24
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
OPERA TEATRO VILLA PERTI SCARLATTI SALVI MEDICI PRATOLINO FIRENZE LIBRETTO CARTEGGIO EPISTOLARIO CORTE MONARCHIA CANTANTE
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/4992
Data di discussione
18 Luglio 2012
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