La Grande Frattura. Un approccio multidisciplinare alla crisi socio-ecologica

La crisi socio-ecologica rappresenta una delle sfide più complesse e interconnesse del nostro tempo. Fenomeni come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento si intrecciano con disuguaglianze economiche, sociali e di genere, configurando un’emergenza globale che richiede risposte integrate e sistemiche. Questa ricerca analizza le radici strutturali di tale crisi, evidenziando come il capitalismo, il patriarcato e il colonialismo abbiano plasmato un modello di sviluppo insostenibile, tanto ecologicamente quanto socialmente. Attraverso un approccio multidisciplinare e qualitativo, lo studio esamina le fratture ecologiche e sociali che caratterizzano questa crisi, integrando prospettive economiche, politiche, ecologiche e culturali. L’indagine si basa sull’analisi di testi accademici, rapporti istituzionali e casi studio per comprendere le dinamiche di potere che alimentano il collasso ecosistemico e perpetuano le disuguaglianze globali. Particolare attenzione è dedicata all’esplorazione di proposte trasformative e sistemiche, come la decrescita, l'ecofemminismo e l'economia ecologica, che offrono approcci complementari per ripensare le relazioni tra società, economia e ambiente. Questi modelli mirano a superare la logica della crescita illimitata e a promuovere un paradigma basato sulla giustizia ecosociale, sull’equilibrio ecologico e sulla sostenibilità a lungo termine. Il contributo principale della ricerca risiede nella capacità di connettere analisi critica e proposte operative, fornendo strumenti teorici e metodologici per affrontare la complessità della crisi socio-ecologica e immaginare percorsi di trasformazione sistemica. In questo modo, il lavoro ambisce ad arricchire il dibattito accademico e a contribuire alla costruzione di un futuro più equo e sostenibile.