Vertical Farming: progetto di architettura e strategie urbane

Considerata la crescente interrelazione tra abitare e coltivare - che è alla base delle principali trasformazioni dello spazio fisico avvenute ad opera degli esseri umani e che ha plasmato l’umanità stessa nel tempo -, la ricerca esplora il potenziale dell’agricoltura urbana fuori suolo come strumento strategico di riqualificazione urbana sostenibile. In particolare, si analizza l’introduzione della coltivazione aeroponica in Vertical Farming quale sistema produttivo in grado di generare impatti positivi sull’ecosistema urbano, a diverse scale. Nel contesto attuale, segnato da un'accelerazione dei processi di urbanizzazione, dal crescente consumo di suolo e da una maggiore domanda di accesso equo al cibo, la tesi si inserisce nel dibattito sulla transizione ecologica proponendo l’integrazione tra edifici dismessi e tecnologie avanzate di Vertical Farming. L'elemento innovativo risiede nello sviluppo di un iter progettuale che interpreta la Vertical Farm come dispositivo urbano in grado di catalizzare il riuso architettonico, la produzione alimentare e l'attivazione dello spazio aperto. Attraverso il metodo e il processo di ricerca, i fondamenti teorici e il progetto urbano presentato, la tesi promuove una visione sistemica dell'architettura. Entro tale visione, la Vertical Farm si configura come infrastruttura produttiva in grado di incentivare processi sociali, spaziali e ambientali virtuosi. La tesi propone, infine, di ripensare lo spazio aperto urbano come territorio educante: un paradigma mutualistico in cui cura collettiva, ecologia e tecnologia si integrano, fondandosi su responsabilità ambientale, equità e inclusione interspecifica.