Pardo, Francesco
(2025)
La tecnologia additive manufacturing nella produzione degli impianti protesici articolari: outcome a lungo termine dei cotili porosi prodotti dalle polveri di titanio, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze biomediche e neuromotorie, 37 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11977.
Documenti full-text disponibili:
![Tesi Pardo edited.pdf [thumbnail of Tesi Pardo edited.pdf]](https://amsdottorato.unibo.it/style/images/fileicons/application_pdf.png) |
Documento PDF (Italiano)
- Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (2MB)
|
Abstract
Introduzione: Questa tesi indaga l'applicazione della tecnologia Additive Manufacturing nella produzione di impianti protesici articolari, focalizzandosi sugli esiti a lungo termine dei cotili porosi di ultima generazione realizzati con polveri di titanio. La prima parte del lavoro analizza la tecnologia Additive Manufacturing, evidenziando i suoi vantaggi e svantaggi. Nella seconda parte, si propone un excursus storico sulle coppe acetabolari impiegate nella chirurgia protesica primaria dell’anca. Infine, la terza parte presenta un'analisi basata su dati di registro, che valuta la sopravvivenza degli impianti protesici in un ampio campione di pazienti a lungo termine. Questa tesi contribuisce ad una maggiore comprensione dell'Additive Manufacturing nel contesto ortopedico e pone le basi per future ricerche orientate al miglioramento e alla personalizzazione degli impianti protesici. Materiali e Metodi: Sono stati analizzati solo i cotili non cementati più frequentemente impiantati (>200 impianti), suddividendoli in tre gruppi in base al materiale e al rivestimento superficiale: cotili ultraporosi in titanio stampati in 3D (I), cotili ultraporosi rivestiti in tantalio o titanio di terza generazione (II) e cotili di seconda generazione (III). Sono stati inclusi un totale di 15.737 cotili: 9.862 (62,7%) nel gruppo I, 2.067 (13,1%) nel gruppo II e 3.808 (24,2%) nel gruppo III. Risultati: I tre gruppi hanno mostrato tassi di sopravvivenza complessivi a 10 anni comparabili (p = 0,62). All'interno dei gruppi I e II, i tassi di sopravvivenza dei diversi modelli protesici sono sovrapponibili (p = 0,86 e p = 0,31), mentre il gruppo III ha mostrato differenze statisticamente significative al suo interno (p = 0,004. Conclusioni: I cotili ultraporosi stampati in 3D mediante tecnologia Additive Manufacturing hanno dimostrato risultati a 10 anni equivalenti a quelli dei cotili ultraporosi di terza generazione prodotti con tecniche convenzionali e quelli di seconda generazione, senza un aumento del rischio di mobilizzazione asettica ed infezione.
Abstract
Introduzione: Questa tesi indaga l'applicazione della tecnologia Additive Manufacturing nella produzione di impianti protesici articolari, focalizzandosi sugli esiti a lungo termine dei cotili porosi di ultima generazione realizzati con polveri di titanio. La prima parte del lavoro analizza la tecnologia Additive Manufacturing, evidenziando i suoi vantaggi e svantaggi. Nella seconda parte, si propone un excursus storico sulle coppe acetabolari impiegate nella chirurgia protesica primaria dell’anca. Infine, la terza parte presenta un'analisi basata su dati di registro, che valuta la sopravvivenza degli impianti protesici in un ampio campione di pazienti a lungo termine. Questa tesi contribuisce ad una maggiore comprensione dell'Additive Manufacturing nel contesto ortopedico e pone le basi per future ricerche orientate al miglioramento e alla personalizzazione degli impianti protesici. Materiali e Metodi: Sono stati analizzati solo i cotili non cementati più frequentemente impiantati (>200 impianti), suddividendoli in tre gruppi in base al materiale e al rivestimento superficiale: cotili ultraporosi in titanio stampati in 3D (I), cotili ultraporosi rivestiti in tantalio o titanio di terza generazione (II) e cotili di seconda generazione (III). Sono stati inclusi un totale di 15.737 cotili: 9.862 (62,7%) nel gruppo I, 2.067 (13,1%) nel gruppo II e 3.808 (24,2%) nel gruppo III. Risultati: I tre gruppi hanno mostrato tassi di sopravvivenza complessivi a 10 anni comparabili (p = 0,62). All'interno dei gruppi I e II, i tassi di sopravvivenza dei diversi modelli protesici sono sovrapponibili (p = 0,86 e p = 0,31), mentre il gruppo III ha mostrato differenze statisticamente significative al suo interno (p = 0,004. Conclusioni: I cotili ultraporosi stampati in 3D mediante tecnologia Additive Manufacturing hanno dimostrato risultati a 10 anni equivalenti a quelli dei cotili ultraporosi di terza generazione prodotti con tecniche convenzionali e quelli di seconda generazione, senza un aumento del rischio di mobilizzazione asettica ed infezione.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pardo, Francesco
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Stampa 3D · Produzione additiva · Tantalio · Titanio · Idrossiapatite · Cotili porosi
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11977
Data di discussione
19 Marzo 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pardo, Francesco
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Stampa 3D · Produzione additiva · Tantalio · Titanio · Idrossiapatite · Cotili porosi
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11977
Data di discussione
19 Marzo 2025
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: