Gabrielli, Filippo
(2025)
Performance diagnostica di diversi biormarker diretti ed indiretti di fibrosi epatica e di metodiche basate sul fibroscan nell'identificare la severità di malattia epatica in pazienti con steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD), [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze chirurgiche, 37 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11857.
Documenti full-text disponibili:
Abstract
Background: La steatosi epatica associata a malattia metabolica (MASLD) comprende manifestazioni che variano dalla steatosi semplice (MASL) alla steatoepatite metabolica (MASH), che può progredire verso cirrosi e carcinoma epatocellulare. La MASLD è altamente prevalente globalmente, con le malattie cardiovascolari come principale causa di mortalità. Lo stadio della fibrosi epatica è un forte predittore di morbidità e mortalità, rendendo la sua valutazione cruciale per la stratificazione del rischio. Distinguere i pazienti con fibrosi avanzata rimane una sfida, poiché la biopsia epatica, pur essendo il gold standard, non è pratica per lo screening nella popolazione generale. I test non invasivi, inclusi metodi biochimici, antropometrici ed elastografici, mirano a predire la fibrosi avanzata.
Metodi: Uno studio prospettico monocentrico ha valutato la prevalenza di MASH grave e l’efficacia dei test non invasivi per la fibrosi avanzata nei pazienti ad alto rischio. Tra ottobre 2021 e maggio 2024, 84 pazienti, con sospettato di MASH severa, sono stati arruolati. I dati raccolti includevano misurazioni anamnestiche, antropometriche, biochimiche ed elastografiche tramite ultrasuoni, con tutti i pazienti sottoposti a biopsia epatica.
Risultati: MASH è stata riscontrata nel 72,6% dei pazienti, con il 52,4% con fibrosi almeno F2 e il 40,5% almeno F3. MASH grave (F3 e NAS ≥ 4) era presente nel 23,8%. La sindrome metabolica era presente nel 70,2%. Biomarcatori indiretti come GOT e APRI e punteggi complessi come FIB-4 hanno mostrato capacità diagnostica, ma il biomarcatore diretto PIIIP ha avuto una performance migliore (AUROC 0,75). La rigidità epatica e i punteggi AGILE hanno mostrato una modesta accuratezza diagnostica.
Conclusioni: Gli algoritmi diagnostici attuali, inclusi FIB-4 e rigidità epatica, sono meno efficaci nel rilevare MASH severa. Un algoritmo combinato di rigidità epatica e PIIIP ha mostrato maggiore accuratezza (81%), riducendo la necessità di biopsia nel 21% dei pazienti.
Abstract
Background: La steatosi epatica associata a malattia metabolica (MASLD) comprende manifestazioni che variano dalla steatosi semplice (MASL) alla steatoepatite metabolica (MASH), che può progredire verso cirrosi e carcinoma epatocellulare. La MASLD è altamente prevalente globalmente, con le malattie cardiovascolari come principale causa di mortalità. Lo stadio della fibrosi epatica è un forte predittore di morbidità e mortalità, rendendo la sua valutazione cruciale per la stratificazione del rischio. Distinguere i pazienti con fibrosi avanzata rimane una sfida, poiché la biopsia epatica, pur essendo il gold standard, non è pratica per lo screening nella popolazione generale. I test non invasivi, inclusi metodi biochimici, antropometrici ed elastografici, mirano a predire la fibrosi avanzata.
Metodi: Uno studio prospettico monocentrico ha valutato la prevalenza di MASH grave e l’efficacia dei test non invasivi per la fibrosi avanzata nei pazienti ad alto rischio. Tra ottobre 2021 e maggio 2024, 84 pazienti, con sospettato di MASH severa, sono stati arruolati. I dati raccolti includevano misurazioni anamnestiche, antropometriche, biochimiche ed elastografiche tramite ultrasuoni, con tutti i pazienti sottoposti a biopsia epatica.
Risultati: MASH è stata riscontrata nel 72,6% dei pazienti, con il 52,4% con fibrosi almeno F2 e il 40,5% almeno F3. MASH grave (F3 e NAS ≥ 4) era presente nel 23,8%. La sindrome metabolica era presente nel 70,2%. Biomarcatori indiretti come GOT e APRI e punteggi complessi come FIB-4 hanno mostrato capacità diagnostica, ma il biomarcatore diretto PIIIP ha avuto una performance migliore (AUROC 0,75). La rigidità epatica e i punteggi AGILE hanno mostrato una modesta accuratezza diagnostica.
Conclusioni: Gli algoritmi diagnostici attuali, inclusi FIB-4 e rigidità epatica, sono meno efficaci nel rilevare MASH severa. Un algoritmo combinato di rigidità epatica e PIIIP ha mostrato maggiore accuratezza (81%), riducendo la necessità di biopsia nel 21% dei pazienti.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Gabrielli, Filippo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
"Metabolic-associated steatotic liver disease", "non-invasive test", "elastosonography" , "severe MASH", "liver biopsy"
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11857
Data di discussione
9 Aprile 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Gabrielli, Filippo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
"Metabolic-associated steatotic liver disease", "non-invasive test", "elastosonography" , "severe MASH", "liver biopsy"
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11857
Data di discussione
9 Aprile 2025
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: