Riemma, Costantino
(2025)
Indice prognostico clinico-molecolare nei linfomi diffusi a grandi cellule B, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Oncologia, ematologia e patologia, 37 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11695.
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Abstract
I Linfomi Diffusi a grandi cellule B (DLBCL) rappresentano un’ampia varietà̀ di tumori del sangue e vengono attualmente classificati in base a dati morfologici, immunofenotipici, genetici e prognostici. Il Lymphoma & Leukemia Molecular Profiling Project (LLMPP) ha distinto due profili di espressione genica con cui suddividere la cellula di origine (COO) dei DLBCL (GC, germinal center; ABC, activated B Cell). La distinzione ha implicazioni biologiche, prognostiche e terapeutiche. La combinazione, inoltre, dell’Indice Prognostico Internazionale (IPI) con le alterazioni dei geni MYC, Bcl-2 e Bcl-6 potrebbe identificare un gruppo di pazienti a prognosi particolarmente infausta. La metodica usata per la definizione di questi sottogruppi è stato il gene expression profile (GEP) con l’uso di microarray su RNA derivato da tessuto congelato, non di comune accesso, per cui è stato introdotto un algoritmo binario basato sull’immunoistochimica (IHC) da applicare su tessuto fissato in paraffina-formalina (FFPET). L’algoritmo si dimostra, però, poco concorde, soprattutto negli ABC-DLBCL. Un alto grado di concordanza è stato, invece, riscontrato con la valutazione di 20 geni su FFPET con l’uso della tecnologia Nanostring (metodica gold- standard indicata dalla WHO). La valutazione, però, delle alterazioni di Bcl-2, Bcl-6 e MYC con la COO non è sufficiente a descrivere il rischio molecolare di questi pazienti, suggerendo l’esistenza di ulteriori alterazioni geniche ancora da identificare. In più, l’infiltrazione di cellule effettrici dell’immunità è stata dimostrata essere prognostica. Un’analisi genomica comprensiva delle cellule tumorali, del microambiente tumorale e in particolare degli effettori immunitari, combinato con l’IPI, può contribuire alla creazione di un indice prognostico misto, molecolare e clinico, per identificare un sottogruppo di pazienti, all’interno dei sottotipi COO, con prognosi particolarmente sfavorevole e per un trattamento adattato al rischio molecolare.
Abstract
I Linfomi Diffusi a grandi cellule B (DLBCL) rappresentano un’ampia varietà̀ di tumori del sangue e vengono attualmente classificati in base a dati morfologici, immunofenotipici, genetici e prognostici. Il Lymphoma & Leukemia Molecular Profiling Project (LLMPP) ha distinto due profili di espressione genica con cui suddividere la cellula di origine (COO) dei DLBCL (GC, germinal center; ABC, activated B Cell). La distinzione ha implicazioni biologiche, prognostiche e terapeutiche. La combinazione, inoltre, dell’Indice Prognostico Internazionale (IPI) con le alterazioni dei geni MYC, Bcl-2 e Bcl-6 potrebbe identificare un gruppo di pazienti a prognosi particolarmente infausta. La metodica usata per la definizione di questi sottogruppi è stato il gene expression profile (GEP) con l’uso di microarray su RNA derivato da tessuto congelato, non di comune accesso, per cui è stato introdotto un algoritmo binario basato sull’immunoistochimica (IHC) da applicare su tessuto fissato in paraffina-formalina (FFPET). L’algoritmo si dimostra, però, poco concorde, soprattutto negli ABC-DLBCL. Un alto grado di concordanza è stato, invece, riscontrato con la valutazione di 20 geni su FFPET con l’uso della tecnologia Nanostring (metodica gold- standard indicata dalla WHO). La valutazione, però, delle alterazioni di Bcl-2, Bcl-6 e MYC con la COO non è sufficiente a descrivere il rischio molecolare di questi pazienti, suggerendo l’esistenza di ulteriori alterazioni geniche ancora da identificare. In più, l’infiltrazione di cellule effettrici dell’immunità è stata dimostrata essere prognostica. Un’analisi genomica comprensiva delle cellule tumorali, del microambiente tumorale e in particolare degli effettori immunitari, combinato con l’IPI, può contribuire alla creazione di un indice prognostico misto, molecolare e clinico, per identificare un sottogruppo di pazienti, all’interno dei sottotipi COO, con prognosi particolarmente sfavorevole e per un trattamento adattato al rischio molecolare.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Riemma, Costantino
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Linfoma Nanostring Radiomica Biologia Molecolare PanCancer BiTE CAR-T Drug-Conjugated
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11695
Data di discussione
10 Aprile 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Riemma, Costantino
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Linfoma Nanostring Radiomica Biologia Molecolare PanCancer BiTE CAR-T Drug-Conjugated
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11695
Data di discussione
10 Aprile 2025
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