Spallone, Giorgia
(2025)
La trascrizione della domanda giudiziale., [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze giuridiche, 37 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11689.
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Abstract
Il presente lavoro esamina l’istituto della trascrizione, in particolare la trascrizione delle domande giudiziali. La trascrizione delle domande giudiziali, prevista dagli artt. 2652 e 2653 c.c., mira a risolvere conflitti fra l'attore che ha proposto la domanda e terzi aventi causa dal convenuto. A differenza di quanto disposto da altre legislazioni, la trascrizione delle domande giudiziali non costituisce un requisito di procedibilità, ma vale solo ad individuare l'ambito soggettivo di efficacia della sentenza. Con la formalità pubblicitaria in discorso si realizza un effetto prenotativo e cautelare, in forza del quale gli effetti della sentenza retroagiscono al momento della trascrizione della domanda stessa. La trascrizione ha, quindi, un’efficacia atipica, che è quella di conservare la situazione giuridica del bene per tutta la durata del processo. Ne consegue che la trascrizione vincola il bene oggetto della domanda fino alla conclusione del giudizio. L’analisi dell’istituto non può non far emergere le criticità anche con riferimento agli effetti dello stesso. Infatti, i rigidi effetti che discendono dalla trascrizione della domanda giudiziale possono, apparentemente, venire in conflitto con l’art. 111 c.p.c., che disciplina la successione a titolo particolare nel diritto controverso, con l’art. 50 c.p.c. che disciplina la translatio iudicii, nonché con quelle procedure che possono essere “congelate” o, comunque, ostacolate dalla presenza di una domanda giudiziale trascritta, fra le quali le procedure concorsuali. Fra le situazioni patologiche della trascrizione della domanda giudiziale, quella da più tempo risalente e con riferimento alla quale si assiste ad un ampio dibattito dottrinale e giurisprudenziale è quella relativa alle fattispecie di trascrizione illegittima e ingiusta, in relazione alla quale l’ordinamento italiano non fornisce rimedi immediati per far fronte al pregiudizio sofferto da colui contro il quale la formalità è eseguita. Da ultimo, l’analisi delle situazioni patologiche rivela uno stretto collegamento con la figura del Conservatore dei Registri Immobiliari.
Abstract
Il presente lavoro esamina l’istituto della trascrizione, in particolare la trascrizione delle domande giudiziali. La trascrizione delle domande giudiziali, prevista dagli artt. 2652 e 2653 c.c., mira a risolvere conflitti fra l'attore che ha proposto la domanda e terzi aventi causa dal convenuto. A differenza di quanto disposto da altre legislazioni, la trascrizione delle domande giudiziali non costituisce un requisito di procedibilità, ma vale solo ad individuare l'ambito soggettivo di efficacia della sentenza. Con la formalità pubblicitaria in discorso si realizza un effetto prenotativo e cautelare, in forza del quale gli effetti della sentenza retroagiscono al momento della trascrizione della domanda stessa. La trascrizione ha, quindi, un’efficacia atipica, che è quella di conservare la situazione giuridica del bene per tutta la durata del processo. Ne consegue che la trascrizione vincola il bene oggetto della domanda fino alla conclusione del giudizio. L’analisi dell’istituto non può non far emergere le criticità anche con riferimento agli effetti dello stesso. Infatti, i rigidi effetti che discendono dalla trascrizione della domanda giudiziale possono, apparentemente, venire in conflitto con l’art. 111 c.p.c., che disciplina la successione a titolo particolare nel diritto controverso, con l’art. 50 c.p.c. che disciplina la translatio iudicii, nonché con quelle procedure che possono essere “congelate” o, comunque, ostacolate dalla presenza di una domanda giudiziale trascritta, fra le quali le procedure concorsuali. Fra le situazioni patologiche della trascrizione della domanda giudiziale, quella da più tempo risalente e con riferimento alla quale si assiste ad un ampio dibattito dottrinale e giurisprudenziale è quella relativa alle fattispecie di trascrizione illegittima e ingiusta, in relazione alla quale l’ordinamento italiano non fornisce rimedi immediati per far fronte al pregiudizio sofferto da colui contro il quale la formalità è eseguita. Da ultimo, l’analisi delle situazioni patologiche rivela uno stretto collegamento con la figura del Conservatore dei Registri Immobiliari.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Spallone, Giorgia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
domanda giudiziale, trascrizione, conservatoria, effetti sostanziali e processuali.
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11689
Data di discussione
21 Marzo 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Spallone, Giorgia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
37
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
domanda giudiziale, trascrizione, conservatoria, effetti sostanziali e processuali.
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11689
Data di discussione
21 Marzo 2025
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