Domesticità e impero statunitense: genere, razza e classe nel pensiero politico di Lydia Maria Child e Margaret Fuller

Mocci, Serena (2021) Domesticità e impero statunitense: genere, razza e classe nel pensiero politico di Lydia Maria Child e Margaret Fuller, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Storie, culture e politiche del globale, 33 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/9916.
Documenti full-text disponibili:
[img] Documento PDF (Italiano) - Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (2MB)

Abstract

La tesi di dottorato ha l’obiettivo di riflettere sul rapporto indissolubile che, nella prima metà del diciannovesimo secolo, venne a crearsi tra la sfera della domesticità e il processo di costruzione ed espansione dell’impero statunitense attraverso l’analisi critica del contributo teorico di due pioniere del riformismo bianco americano, Lydia Maria Child (1802–1880) e Margaret Fuller (1810–1850), proponendo uno studio di tipo comparato che tenga in considerazione l’intersezionalità di prospettive di genere, razza e classe. La tesi mostra come la riflessione sulla domesticità e il suo ripensamento servirono a Child e Fuller da un lato per sviluppare una feroce critica al sistema imperialistico statunitense, inserendosi all’interno di alcuni tra i dibattiti più vivaci e controversi della storia imperiale americana – quello sui diritti e sul destino dei nativi americani, sull’abolizione della schiavitù, sull’immigrazione irlandese, sulla questione della classe lavoratrice, sul ruolo degli Stati Uniti nel panorama politico internazionale – e, dall’altro, per forgiare un nuovo ruolo femminile che non solo era strettamente connesso e dipendente dall’impero, ma che ne riproduceva le contraddizioni e le tensioni razziali. Senza negarne la portata radicale, la ricerca mette in evidenza quelle che appaiono le aporie della loro riflessione legate all’intreccio tra complessi dibattiti relativi all’espansione imperiale e questioni di genere, razza e classe. La domesticità, infatti, servì talvolta a giustificare e riprodurre le stesse contraddizioni e tensioni dell’espansione continentale del periodo compreso tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta dell’Ottocento. Le fonti esaminate comprendono materiale edito e inedito di varia natura, tra cui saggi, pamphlet politici, racconti per l’infanzia, romanzi, manuali domestici, articoli di giornale, biografie e diari di viaggio, in aggiunta alle corrispondenze epistolari.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Mocci, Serena
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
33
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Domesticità; impero statunitense; donne americane; Margaret Fuller; Lydia Maria Child; pensiero politico; diciannovesimo secolo; Destino manifesto; eccezionalismo americano; genere; razza; classe; intersezionalità
URN:NBN
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/9916
Data di discussione
4 Novembre 2021
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza la tesi

^