Salsi, Ginevra
(2021)
Ruolo della risonanza magnetica prenatale in feti con ventricolomegalia isolata nell'era della neurosonografia: uno studio multicentrico, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze mediche generali e scienze dei servizi, 33 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/9618.
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Abstract
Obiettivi: Analizzare, in feti con riscontro all’ecografia prenatale di ventricolomegalia isolata, il ruolo della risonanza magnetica fetale (RM) nell’identificazione di ulteriori anomalie cerebrali associate. Determinare se l’incidenza di tali anomalie associate sia correlata al grado ed alla lateralità della ventricolomegalia; stimare l’incidenza di anomalie associate diagnosticabili solo dopo la nascita e non identificate dalle metodiche di diagnostica prenatale (RM ed ecografia).
Metodi: Studio multicentrico, retrospettivo, di coorte, in 15 centri in Italia, Regno Unito e Spagna. su gravide sottoposte a RM dopo riscontro alla neurosonografia multiplanare di ventricolomegalia isolata, fra gennaio 2010 e marzo 2019. Scopo principale: stabilire la prevalenza di anomalie del sistema nervoso centrale (SNC) individuabili esclusivamente tramite RM. Scopo secondario: stimare l’incidenza di anomalie aggiuntive identificate esclusivamente alla nascita.
Risultati: sono stati inclusi 556 feti con diagnosi ecografica di ventricolomegalia isolata. Epoca gestazionale media al momento della RM: 26.7±4.4 settimane. Dei feti inclusi nello studio, il 36.5% (95% CI 32.6-40.4; 203/556) era affetto da VM bilaterale, il 63.5% (95% CI 59.4-67.4; 353/556) monolaterale. La VM è apparsa lieve (10-12 mm) nell’80.0% dei casi (95% CI 76.5-83.2; 445/556) e moderata (13-15 mm) nel 20.0% (95% CI 16.9- 23.5; 111/556). I risultati della regressione logistica hanno evidenziato che BMI materno (OR: 0.85, 95% CI 0.7- 0.99, p= 0.030), presenza di VM moderata (OR: 5.8, 95% CI 2.6-13.4, p<0.001) ed esecuzione di RM dopo la 24^ settimana (OR: 4.1, 95% CI 1.1-15.3, p= 0.038) correlano in maniera indipendente con l’individuazione di anomalie aggiuntive alla RM.
Conclusioni: Fra i feti con ventricolomegalia apparentemente isolata valutati mediante neurosonografia, la percentuale di anomalie associate riscontrate esclusivamente alla risonanza magnetica fetale è risultata più bassa di quanto riportato finora. La maggior parte dei difetti evidenziati tramite RM rientra nelle categorie dei disordini della migrazione neuronale e delle emorragie, particolarmente difficili da diagnosticare all’ecografia.
Abstract
Obiettivi: Analizzare, in feti con riscontro all’ecografia prenatale di ventricolomegalia isolata, il ruolo della risonanza magnetica fetale (RM) nell’identificazione di ulteriori anomalie cerebrali associate. Determinare se l’incidenza di tali anomalie associate sia correlata al grado ed alla lateralità della ventricolomegalia; stimare l’incidenza di anomalie associate diagnosticabili solo dopo la nascita e non identificate dalle metodiche di diagnostica prenatale (RM ed ecografia).
Metodi: Studio multicentrico, retrospettivo, di coorte, in 15 centri in Italia, Regno Unito e Spagna. su gravide sottoposte a RM dopo riscontro alla neurosonografia multiplanare di ventricolomegalia isolata, fra gennaio 2010 e marzo 2019. Scopo principale: stabilire la prevalenza di anomalie del sistema nervoso centrale (SNC) individuabili esclusivamente tramite RM. Scopo secondario: stimare l’incidenza di anomalie aggiuntive identificate esclusivamente alla nascita.
Risultati: sono stati inclusi 556 feti con diagnosi ecografica di ventricolomegalia isolata. Epoca gestazionale media al momento della RM: 26.7±4.4 settimane. Dei feti inclusi nello studio, il 36.5% (95% CI 32.6-40.4; 203/556) era affetto da VM bilaterale, il 63.5% (95% CI 59.4-67.4; 353/556) monolaterale. La VM è apparsa lieve (10-12 mm) nell’80.0% dei casi (95% CI 76.5-83.2; 445/556) e moderata (13-15 mm) nel 20.0% (95% CI 16.9- 23.5; 111/556). I risultati della regressione logistica hanno evidenziato che BMI materno (OR: 0.85, 95% CI 0.7- 0.99, p= 0.030), presenza di VM moderata (OR: 5.8, 95% CI 2.6-13.4, p<0.001) ed esecuzione di RM dopo la 24^ settimana (OR: 4.1, 95% CI 1.1-15.3, p= 0.038) correlano in maniera indipendente con l’individuazione di anomalie aggiuntive alla RM.
Conclusioni: Fra i feti con ventricolomegalia apparentemente isolata valutati mediante neurosonografia, la percentuale di anomalie associate riscontrate esclusivamente alla risonanza magnetica fetale è risultata più bassa di quanto riportato finora. La maggior parte dei difetti evidenziati tramite RM rientra nelle categorie dei disordini della migrazione neuronale e delle emorragie, particolarmente difficili da diagnosticare all’ecografia.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Salsi, Ginevra
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
33
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
prenatal ultrasound, magnetic resonance, ventriculomegaly
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/9618
Data di discussione
17 Marzo 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Salsi, Ginevra
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
33
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
prenatal ultrasound, magnetic resonance, ventriculomegaly
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/9618
Data di discussione
17 Marzo 2021
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