Il Seder Eliyyahu Zuṭa (1523) di Elia Capsali di Candia. Traduzione e commento del libro I

Diana, Francesca Valentina (2020) Il Seder Eliyyahu Zuṭa (1523) di Elia Capsali di Candia. Traduzione e commento del libro I, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Studi sul patrimonio culturale / cultural heritage studies, 32 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/9299.
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Le pagine di questa tesi vogliono presentare la cronaca ebraica sull’impero ottomano, il Seder Eliyyahu Zuṭa (1523) del rabbino della comunità ebraica di Candia Elia Capsali, nel suo complesso concentrando l’attenzione sui 36 capitoli del primo libro. Questo è dedicato alla nascita di Maometto e alla religione islamica, al sorgere della dinastia ottomana con ʻOthmān I fino ai fatti legati alla conquista di Costantinopoli (1453) e al rapporto tra Meḥmet II e la comunità ebraica. Dopo una breve biografia dell’autore si offre una descrizione della letteratura latina, bizantina ed ebraica prodotta sulla figura del turco in un arco temporale che si estende dal X al XVII secolo. Questa ampia sezione del lavoro si chiude con un breve capitolo sulla considerazione che i turchi ebbero di se stessi ripercorrendo alcuni episodi tramandati dalla storiografia turca concepita durante il regno di Meḥmet II e del suo successore. Segue l’esame della tradizione manoscritta del Seder, le sue edizioni e traduzioni nonché la sua struttura interna, il contenuto e, infine, lo stile e la lingua. Dopo l’esame del prologo della cronaca si descrive in maniera dettagliata il contenuto del libro primo proponendo successivamente la prima traduzione annotata di quest’ultimo basata sull'edizione israeliana del 1975. Il lavoro si chiude con un’appendice che propone la prima trascrizione, traslitterazione e traduzione dei ff. 2r-4v del ms. K.16 conservato all’Hebrew Union College di Cincinnati, il quale rappresenterebbe la versione più antica (XVII sec.) del SEZ in lingua ladina o giudeo-spagnola scritta quasi certamente a Costantinopoli. Le pagine di questo studio, che non pretendono certo di essere esaurienti, sono volte ad approfondire i motivi culturali e i modelli che mossero Elia Capsali a scrivere un’opera unica nel suo genere entro la cornice più ampia della vasta letteratura non ebraica prodotta tra Medioevo e Rinascimento.

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