La ricerca di un modello applicativo dell’imposta sul valore aggiunto per gli scambi intraunionali impermeabile alla frode: evoluzione e prospettive di riforma dell’esperienza Europea e comparazione con quella Canadese

Gajda, Aldo (2018) La ricerca di un modello applicativo dell’imposta sul valore aggiunto per gli scambi intraunionali impermeabile alla frode: evoluzione e prospettive di riforma dell’esperienza Europea e comparazione con quella Canadese, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Diritto tributario europeo - ph.D in european tax law, 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8717.
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Abstract

Le frodi all’IVA nell’ambito delle transazioni intracomunitarie rappresentano il vero problema dell’attuale regime transitorio che attua il tributo attraverso il meccanismo dell’inversione contabile. Proprio il metodo applicativo scelto dal legislatore comunitario, all’atto dell’abolizione delle dogane interne, rappresenta il vulnus di quello che viene generalmente definito come regime transitorio dell’IVA. In particolare, le frodi transnazionali che vengono perpetrate con meccanismi ingannevoli e artificiosi che, pur nella loro diversità e complicatezza, trovano nell’esenzione d’imposta il presupposto essenziale ai fini della loro realizzazione. Ed è infatti questa la parte del sistema che maggiormente presta il fianco ai meccanismi fraudolenti tramite i quali si riescono a sottrare importanti risorse economiche agli Stati membri, e di conseguenza anche alle finanze comunitarie. Diverse sono state le iniziative di modifica ed aggiornamento delle norme comunitarie da parte delle istituzioni europee, tutte finalizzate al contenimento e alla lotta alle frodi, a cominciare dal rafforzamento della cooperazione amministrativa e dalla tutela penale comunitaria prevista dalla nuova Direttiva PIF a presidio dell’interesse finanziario dell’Unione Europea, nel cui ambito rientrano a pieno titolo anche le forme più gravi delle frodi IVA. Tuttavia, una risposta ‘’definitiva’’ contro i caroselli intracomunitari arriva dalla riforma mastodontica che introduce nell’ordinamento comunitario il sistema definitivo di imposizione degli scambi ‘’intraunionali’’.Il meccanismo applicativo del (M)OSS con cui si realizza il prelievo tributario nel nuovo sistema presenta il duplice vantaggio di eliminare le carenze presenti nel regime dell’esenzione d’imposta, che creavano le condizioni adatte per realizzare i circuiti fraudolenti, nonché risulta essere coerente con l’indirizzo politico di tassare tute le operazioni intra-UE nel Paese di destinazione. Si tratta di un sistema molto simile all’IVA Canadese che da molto tempo utilizza il suo MOSS negli scambi intra-provinciali e che posto in confronto con l’IVA comunitaria presenta l’ulteriore vantaggio che deriva da un’amministrazione centralizzata del tributo.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Gajda, Aldo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Frodi IVA, MOSS, Canada
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8717
Data di discussione
15 Giugno 2018
URI

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