Le poetiche del comportamento in Italia negli anni Settanta

Fameli, Pasquale (2018) Le poetiche del comportamento in Italia negli anni Settanta, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Arti visive, performative, mediali, 30 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8607.
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Abstract

Questo studio offre una panoramica comparata delle poetiche comportamentiste sorte in Italia tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Una tale impresa non può che partire da un attento riesame del paradigma critico dell’Arte Povera, messo a punto da Germano Celant tra il 1967 e il 1971, sia per il ruolo di assoluta centralità che essa ha rivestito in quel periodo sia per l’importanza storica gradualmente conquistata negli ultimi decenni attraverso grandi mostre in gallerie e musei italiani e internazionali di elevato prestigio. A fronte della visione “ristretta” che il monopolio poverista offre oggi di quella fertile stagione, intendiamo offrire una visione più ampia e sistematica che ponga in primo piano i valori e la varietà delle poetiche rispetto ai settarismi della critica militante di allora che, ancora oggi, influenzano e condizionano la critica storiografica. Da questa revisione si passa al recupero di esperienze che hanno costeggiato e anticipato le soluzioni dell’Arte Povera. Si prendono perciò in esame le esperienze antiform e performative di Eliseo Mattiacci e di Paolo Icaro, nonché quelle di altre personalità autonome attive sul territorio italiano come Claudio Cintoli, Mario Nanni, Hidetoshi Nagasawa e Germano Olivotto, ricostruendo inoltre la situazione dello Studio Bentivoglio di Bologna. Un’indagine a tutto campo sulle poetiche comportamentiste italiane permette infine di individuare tipologie operative condivise indirizzate oltre i riduzionismi dell’Arte Povera: l’uso processuale e relazionale del medium fotografico con Franco Vaccari, Luca Patella, Aldo Tagliaferro, Adriano Altamira, Ugo Mulas e altri; l’uso immaginifico-simbolico del linguaggio con Vincenzo Agnetti, Emilio Isgrò, Ketty La Rocca, Maurizio Nannucci, Bruno Di Bello e altri, la materializzazione performativa dell’immaginario da parte di Giuseppe Desiato, Fabio Mauri, Luigi Ontani, Cioni Carpi, Michele Zaza e le “mitologie individuali” di Gino De Dominicis, Vettor Pisani e Claudio Parmiggiani.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Fameli, Pasquale
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Arte Povera, Comportamento, Arte Concettuale, Antiform, Smaterializzazione dell'arte
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8607
Data di discussione
9 Maggio 2018
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