Identificazione di nuove strategie terapeutiche nel mieloma multiplo e di fattori prognostici predittivi di outcome

Pantani, Lucia (2018) Identificazione di nuove strategie terapeutiche nel mieloma multiplo e di fattori prognostici predittivi di outcome, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Oncologia, ematologia e patologia, 30 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8568.
Documenti full-text disponibili:
[img]
Anteprima
Documento PDF (Italiano) - Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (2MB) | Anteprima

Abstract

Scopo del progetto era identificare le migliori strategie terapeutiche ed i possibili fattori prognostici predittivi di outcome nel contesto di trials clinici sperimentali condotti dall’Istituto di Ematologia “Seragnoli”. L’attenzione è stata focalizzata sul protocollo EMN02/HO95MM, uno studio multicentrico, internazionale di fase III, riservato a pazienti con mieloma all’esordio, volto a ridefinire ruolo e corretto timing del trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) nell’era dei nuovi farmaci. Secondo il disegno dello studio i pazienti venivano randomizzati post induzione a ricevere intensificazione con bortezomib-melphalan-prednisone (VMP) o chemioterapia ad alte dosi ed ASCT. Per i centri con una policy di doppio trapianto la randomizzazione era pianificata in rapporto 1:1:1 tra VMP, singolo (ASCT-1) o doppio trapianto (ASCT-2). Endpoint primario dello studio era comparare l’efficacia in termini di PFS di VMP versus ASCT. Tra gli endpoint secondari vi era il confronto tra singolo e doppio ASCT. Per intenzione di trattamento, con un follow-up mediano di 38 mesi, l’analisi ha dimostrato che ASCT consente un significativo prolungamento di PFS rispetto a VMP (HR=0.76, 95%CI=0.63-0.90, p=0.002). Il vantaggio è stato confermato in analisi multivariata ed in sottogruppi di pazienti sia a basso che ad alto rischio prognostico. L’OS è risultata del tutto sovrapponibile tra i due gruppi di trattamento, mentre un vantaggio significativo è stato osservato in pazienti ad alto rischio per profilo citogenetico ed alto stadio R-ISS sottoposti ad ASCT. Il trapianto upfront si conferma al momento gold standard terapeutico per il paziente giovane con malattia all’esordio. Per quanto riguarda il confronto tra singolo e doppio trapianto, la randomizzazione ad ASCT-2 è risultata correlare con un significativo prolungamento sia di PFS (HR=0.70; CI=0.50-0.98; p=0.040) che di OS (HR=0.52, CI=0.31-0.86, p=0.011). Tale beneficio appare particolarmente evidente in pazienti con caratteristiche basali notoriamente predittive di cattiva prognosi, come stadio R-ISS elevato e presenza di anomalie citogenetiche sfavorevoli.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pantani, Lucia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
multiple myeloma; autologous stem cell transplantation; novel agents; risk factors; overall survival
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8568
Data di discussione
9 Maggio 2018
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza la tesi

^