Cornia, Ugo
(2018)
Esperienze neociniche della citta. Dimensione estetico-narrativa dell'abitare lo spazio, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Architettura, 30 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8501.
Documenti full-text disponibili:
Anteprima |
|
Documento PDF (Italiano)
- Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato.
Download (1MB)
| Anteprima
|
Abstract
La tesi indaga, a partire dagli stimoli offerti da Hadot, Agamben, Foucault, Fabbrichesi, Goulet-Cazé e Sloterdijk, la specificità dell’antico cinismo. Il cinismo è una forma di vita molto particolare che oggi ha forse ancora qualcosa da dire.
Si è cercato di ricostruire un quadro di insieme che ricomponesse questa forma di vita cinica, molto autarchica e polemica, in relazione alle principali esperienze della vita: l’origine e la cittadinanza, il rapporto con l’economia, con il potere, con le convenzioni sociali, con il sapere e con la religione.
Si è cercato di contestualizzare la forma di vita cinica in relazione al contesto urbano perché il cinismo si è sviluppato all’interno delle città. Le provocazioni ciniche si mostravano nei templi o nelle piazze; attraverso comportamenti spudorati e impudichi veniva contestato il modo di vestirsi o di abitare, e si trasgredivano le consuetudini e le leggi.
Si è poi ricostruita una specie di corrente sotterranea del cinismo nello sviluppo della cultura occidentale dalla fine del mondo greco-romano al diciannovesimo secolo. Diogene compare nella cultura araba e nella novellistica medioevali; il cinismo viene citato da Erasmo, da Montaigne, da Rabelais e compare il tema della stravaganza della vita dell’artista. Gli illuministi citano Diogene. Si sono analizzati i tentativi di autarchia di Thoreau, lo stile di vita di Marx a Londra, e il grande recupero del cinismo a opera di Nietzsche.
Nel Novecento si sono analizzati alcuni motivi cinici presenti nella narrativa di Tolstoj, Bernhard, Beckett, Hasek e Kristof. Non è un cinismo dichiarato, ma il riemergere di certi problemi e di certe soluzioni. Si è cercato poi di approfondire come e che cosa Foucault e Sloterdijk abbiano recuperato del cinismo. Nella sfera socio-economica, si sono evidenziati i nessi tra l’autarchia cinica e le proposte del pensiero della decrescita e di Ivan Illich.
Abstract
La tesi indaga, a partire dagli stimoli offerti da Hadot, Agamben, Foucault, Fabbrichesi, Goulet-Cazé e Sloterdijk, la specificità dell’antico cinismo. Il cinismo è una forma di vita molto particolare che oggi ha forse ancora qualcosa da dire.
Si è cercato di ricostruire un quadro di insieme che ricomponesse questa forma di vita cinica, molto autarchica e polemica, in relazione alle principali esperienze della vita: l’origine e la cittadinanza, il rapporto con l’economia, con il potere, con le convenzioni sociali, con il sapere e con la religione.
Si è cercato di contestualizzare la forma di vita cinica in relazione al contesto urbano perché il cinismo si è sviluppato all’interno delle città. Le provocazioni ciniche si mostravano nei templi o nelle piazze; attraverso comportamenti spudorati e impudichi veniva contestato il modo di vestirsi o di abitare, e si trasgredivano le consuetudini e le leggi.
Si è poi ricostruita una specie di corrente sotterranea del cinismo nello sviluppo della cultura occidentale dalla fine del mondo greco-romano al diciannovesimo secolo. Diogene compare nella cultura araba e nella novellistica medioevali; il cinismo viene citato da Erasmo, da Montaigne, da Rabelais e compare il tema della stravaganza della vita dell’artista. Gli illuministi citano Diogene. Si sono analizzati i tentativi di autarchia di Thoreau, lo stile di vita di Marx a Londra, e il grande recupero del cinismo a opera di Nietzsche.
Nel Novecento si sono analizzati alcuni motivi cinici presenti nella narrativa di Tolstoj, Bernhard, Beckett, Hasek e Kristof. Non è un cinismo dichiarato, ma il riemergere di certi problemi e di certe soluzioni. Si è cercato poi di approfondire come e che cosa Foucault e Sloterdijk abbiano recuperato del cinismo. Nella sfera socio-economica, si sono evidenziati i nessi tra l’autarchia cinica e le proposte del pensiero della decrescita e di Ivan Illich.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Cornia, Ugo
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
città cinismo Diogene autarchia frugalità decrescita impudicizia animale natura libertà agorà esercizio ascesi consuetudini
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8501
Data di discussione
19 Aprile 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Cornia, Ugo
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
città cinismo Diogene autarchia frugalità decrescita impudicizia animale natura libertà agorà esercizio ascesi consuetudini
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8501
Data di discussione
19 Aprile 2018
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: