Ruolo della risonanza magnetica multiparametrica nella selezione dei pazienti con carcinoma prostatico a rischio molto basso candidabili a sorveglianza attiva: studio prospettico.

Borghesi, Marco (2018) Ruolo della risonanza magnetica multiparametrica nella selezione dei pazienti con carcinoma prostatico a rischio molto basso candidabili a sorveglianza attiva: studio prospettico., [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze cardio nefro toraciche, 30 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8375.
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Abstract

Obiettivi. L’introduzione della risonanza magnetica multiparametrica (RMmp) in un protocollo di sorveglianza attiva (SA) potrebbe ridurre il rischio di erronea identificazione della classe di rischio. Obiettivo di questo studio è di ottenere nei pazienti arruolati in SA e sottoposti a RMmp entro 12 settimane, un tasso di riclassificazione tardiva di malattia inferiore al 10%. Materiali e Metodi. Studio prospettico, randomizzato, multicentrico che include tutti pazienti affetti da neoplasia prostatica a rischio basso o molto basso che soddisfano i requisiti per essere candidati a SA secondo l’attuale protocollo PRIAS, arruolati da Maggio 2015 a Novembre 2017. I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi: Gruppo 1, pazienti sottoposti a sorveglianza attiva secondo i vigenti ed emendati criteri PRIAS; Gruppo 2, pazienti sottoposti a sorveglianza attiva con i medesimi criteri PRIAS, ma con l’introduzione di una RMmp a 8-12 settimane dalla conferma istologica. Risultati Sono stati arruolati 65 pazienti, di cui 31 (47.7%) sono stati randomizzati nel Gruppo 1 e i restanti 34 (52.3%) nel Gruppo 2. Complessivamente, 32 su 34 pazienti (94%) del Gruppo 2 hanno eseguito la RMmp; in 10 (31.3%) pazienti la RMmp è risultata positiva per una lesione sospetta con PI-RADS ≥ 3. Tra i 10 pazienti con RMmp positiva e sottoposti a biopsia confermatoria con tecnica “fusion”, 8 (80%) sono stati riclassificati ad una malattia più aggressiva. A 12 mesi dall’inserimento in SA, 2 (6.6%) pazienti nel Gruppo 2 sono stati riclassificati, inferiori ai 6 (19.4%) pazienti riclassificati nel Gruppo 1 (p=0.02). Conclusioni. L’introduzione di una RMmp a 12 settimane dalla diagnosi offre un indiscusso valore aggiunto per il paziente dopo inserimento in un percorso di SA, in quanto consente una più precoce riclassificazione delle malattie non indolenti, e di ridurre il tasso di riclassificazione tardiva ad un valore decisamente inferiore al 10%.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Borghesi, Marco
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Neoplasia prostatica; RM multiparametrica; tumore indolente; sorveglianza attiva, outcomes
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8375
Data di discussione
4 Maggio 2018
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