Zannini, Chiara
(2018)
Studio dell'effetto immunomodulatorio in vitro di NGAL su PBMC di pazienti in trattamento emodialitico e iperimmuni, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze cardio nefro toraciche, 30 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8282.
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Abstract
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse verso pazienti in attesa di un trapianto di rene identificati per la presenza elevata di alloanticorpi contro antigeni HLA e non-HLA, definiti iperimmuni. Recentemente, è stato dimostrato l’aumento dell'immunotolleranza ad opera della componente linfocitaria T regolatoria (Treg) dopo l'infusione di MSCs in modelli sperimentali di trapianto d’organo. Alcuni studi hanno infatti dimostrato il contributo di Treg nella modulazione della risposta immunitaria in diversi modelli animali e nel trapianto clinico, per suggerire il loro potenziale utilizzo come marcatori di tolleranza, rigetto o previsione dell’outcome del trapianto d'organo.
Un precedente studio ha dimostrato che NGAL (Neutrophil gelatinase-associated lipocalin), un noto biomarker di danno renale, è in grado di indurre in vitro immunotolleranza aumentando l'espressione di HLA-G e l'espansione di Treg in cellule linfo-monocitarie (PBMC) di soggetti sani.
In questo studio, si è valutato l'effetto di NGAL sull'espansione di Treg e l'espressione di HLA-G in pazienti con insufficienza renale cronica sottoposti ad emodialisi e iperimmuni, e si è approfondita la capacità immunomodulatoria di cellule staminali mesenchimali adulte derivate da tessuto adiposo (ASC) nei confronti di PBMC derivati da queste categorie di pazienti.
I nostri risultati hanno dimostrato un effetto immunomodulatorio, dose dipendente, mediato da NGAL sulla popolazione linfo-monocitaria derivata da pazienti in emodialisi non iperimmuni evidenziato dall’aumento della popolazione di Treg e dall'espressione di HLA-G. Questo effetto è risultato inibito in PBMC derivati da pazienti iperimmuni. L'immunomodulazione sui PBMC in quest’ultima categoria di pazienti è stata ristabilita in vitro in seguito all’allestimento di co-colture con cellule staminali mesenchimali derivate da tessuto adiposo. Le ASC risultano una buona prospettiva futura di terapia cellulare autologa, in concomitanza e a supporto del trapianto di rene, in pazienti uno stato immunologico alterato, ampliando l'accesso ai trapianti d’organo a questi pazienti complessi che presentano un PRA sfavorevole.
Abstract
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse verso pazienti in attesa di un trapianto di rene identificati per la presenza elevata di alloanticorpi contro antigeni HLA e non-HLA, definiti iperimmuni. Recentemente, è stato dimostrato l’aumento dell'immunotolleranza ad opera della componente linfocitaria T regolatoria (Treg) dopo l'infusione di MSCs in modelli sperimentali di trapianto d’organo. Alcuni studi hanno infatti dimostrato il contributo di Treg nella modulazione della risposta immunitaria in diversi modelli animali e nel trapianto clinico, per suggerire il loro potenziale utilizzo come marcatori di tolleranza, rigetto o previsione dell’outcome del trapianto d'organo.
Un precedente studio ha dimostrato che NGAL (Neutrophil gelatinase-associated lipocalin), un noto biomarker di danno renale, è in grado di indurre in vitro immunotolleranza aumentando l'espressione di HLA-G e l'espansione di Treg in cellule linfo-monocitarie (PBMC) di soggetti sani.
In questo studio, si è valutato l'effetto di NGAL sull'espansione di Treg e l'espressione di HLA-G in pazienti con insufficienza renale cronica sottoposti ad emodialisi e iperimmuni, e si è approfondita la capacità immunomodulatoria di cellule staminali mesenchimali adulte derivate da tessuto adiposo (ASC) nei confronti di PBMC derivati da queste categorie di pazienti.
I nostri risultati hanno dimostrato un effetto immunomodulatorio, dose dipendente, mediato da NGAL sulla popolazione linfo-monocitaria derivata da pazienti in emodialisi non iperimmuni evidenziato dall’aumento della popolazione di Treg e dall'espressione di HLA-G. Questo effetto è risultato inibito in PBMC derivati da pazienti iperimmuni. L'immunomodulazione sui PBMC in quest’ultima categoria di pazienti è stata ristabilita in vitro in seguito all’allestimento di co-colture con cellule staminali mesenchimali derivate da tessuto adiposo. Le ASC risultano una buona prospettiva futura di terapia cellulare autologa, in concomitanza e a supporto del trapianto di rene, in pazienti uno stato immunologico alterato, ampliando l'accesso ai trapianti d’organo a questi pazienti complessi che presentano un PRA sfavorevole.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Zannini, Chiara
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Insufficienza renale cronica, emodialisi, iperimmune, NGAL, immunomodulazione, linfociti T regolatori, cellule mesenchimali adulte da tessuto adiposo.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8282
Data di discussione
4 Maggio 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Zannini, Chiara
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
30
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Insufficienza renale cronica, emodialisi, iperimmune, NGAL, immunomodulazione, linfociti T regolatori, cellule mesenchimali adulte da tessuto adiposo.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8282
Data di discussione
4 Maggio 2018
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