Pieri, Angela
(2008)
Epatite E: ruolo del suino nella trasmissione dell'infezione all'uomo, studio di prevalenza in aree rurali della Bolivia, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Epidemiologia e controllo delle zoonosi, 19 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/814.
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Abstract
L’infezione da virus dell’ epatite E (HEV) nei suini e nell’uomo è stata segnalata in diversi
Paesi. Nei suini, il virus causa infezioni asintomatiche, mentre nell’uomo è responsabile di epidemie di
epatite ad andamento acuto nei Paesi a clima tropicale o subtropicale con condizioni igieniche scadenti,
di casi sporadici in quelli sviluppati.
HEV è stato isolato anche in diversi animali e l’analisi nucleotidica degli isolati virali di origine
animale ha mostrato un elevato grado di omologia con i ceppi di HEV umani isolati nelle stesse aree
geografiche, avvalorando l’ipotesi che l'infezione da HEV sia una zoonosi.
In America del Sud HEV suino è stato isolato per la prima volta in suini argentini nel 2006, mentre solo
dal 1998 esistono dati sull’ infezione da HEV nell’uomo in Bolivia.
In questa indagine è stato eseguito uno studio di sieroprevalenza in due comunità rurali boliviane e i
risultati sono stati confrontati con quelli dello studio di sieroprevalenza sopra menzionato condotto in
altre zone rurali della Bolivia.
Inoltre, mediante Nested RT-PCR, è stata verificata la presenza di HEV nella popolazione umana e
suina. La sieroprevalenza per anticorpi IgG anti-HEV è risultata pari al 6,2%, molto simile a quella
evidenziata nello studio precedente. La prevalenza maggiore (24%) si è osservata nei soggetti di età
compresa tra 41 e 50 anni, confermando che l’ infezione da HEV è maggiore fra i giovani-adulti.
La ricerca di anticorpi anti HEV di classe IgM eseguita su 52 sieri ha fornito 4 risultati positivi.
Il genoma virale è stato identificato in uno dei 22 pool di feci umane e l'esame virologico di 30
campioni individuali fecali e 7 individuali di siero ha fornito rispettivamente risultati positivi in 4/30 e
1/7. La Nested RT-PCR eseguita sui 22 pool di feci suine ha dato esito positivo in 7 pool. L’analisi
delle sequenze genomiche di tutti gli amplificati ha consentito di stabilire che gli isolati umani
appartenevano allo stesso genotipo III di quelli suini e presentavano con questi una elevata omologia
aminoacidica (92%).
Abstract
L’infezione da virus dell’ epatite E (HEV) nei suini e nell’uomo è stata segnalata in diversi
Paesi. Nei suini, il virus causa infezioni asintomatiche, mentre nell’uomo è responsabile di epidemie di
epatite ad andamento acuto nei Paesi a clima tropicale o subtropicale con condizioni igieniche scadenti,
di casi sporadici in quelli sviluppati.
HEV è stato isolato anche in diversi animali e l’analisi nucleotidica degli isolati virali di origine
animale ha mostrato un elevato grado di omologia con i ceppi di HEV umani isolati nelle stesse aree
geografiche, avvalorando l’ipotesi che l'infezione da HEV sia una zoonosi.
In America del Sud HEV suino è stato isolato per la prima volta in suini argentini nel 2006, mentre solo
dal 1998 esistono dati sull’ infezione da HEV nell’uomo in Bolivia.
In questa indagine è stato eseguito uno studio di sieroprevalenza in due comunità rurali boliviane e i
risultati sono stati confrontati con quelli dello studio di sieroprevalenza sopra menzionato condotto in
altre zone rurali della Bolivia.
Inoltre, mediante Nested RT-PCR, è stata verificata la presenza di HEV nella popolazione umana e
suina. La sieroprevalenza per anticorpi IgG anti-HEV è risultata pari al 6,2%, molto simile a quella
evidenziata nello studio precedente. La prevalenza maggiore (24%) si è osservata nei soggetti di età
compresa tra 41 e 50 anni, confermando che l’ infezione da HEV è maggiore fra i giovani-adulti.
La ricerca di anticorpi anti HEV di classe IgM eseguita su 52 sieri ha fornito 4 risultati positivi.
Il genoma virale è stato identificato in uno dei 22 pool di feci umane e l'esame virologico di 30
campioni individuali fecali e 7 individuali di siero ha fornito rispettivamente risultati positivi in 4/30 e
1/7. La Nested RT-PCR eseguita sui 22 pool di feci suine ha dato esito positivo in 7 pool. L’analisi
delle sequenze genomiche di tutti gli amplificati ha consentito di stabilire che gli isolati umani
appartenevano allo stesso genotipo III di quelli suini e presentavano con questi una elevata omologia
aminoacidica (92%).
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pieri, Angela
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
19
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
hev suino comunità rurali bolivia
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/814
Data di discussione
7 Maggio 2008
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pieri, Angela
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
19
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
hev suino comunità rurali bolivia
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/814
Data di discussione
7 Maggio 2008
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