Ruolo delle nuove tecnologie basate sugli ultrasuoni nella valutazione dell'ipertensione portale nei pazienti con epatopatia cronica

Allegretti, Giulia (2017) Ruolo delle nuove tecnologie basate sugli ultrasuoni nella valutazione dell'ipertensione portale nei pazienti con epatopatia cronica, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze mediche generali e dei servizi, 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8124.
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Abstract

Introduzione – Nei pazienti con epatopatia cronica, l'ipertensione portale rappresenta la causa delle principali complicanze (sanguinamento da varici, ascite, encefalopatia epatica) che, insieme all’epatocarcinoma, costituiscono la causa più importante di ospedalizzazione e mortalità. Le metodiche gold-standard per la valutazione dell’ipertensione portale sono la misurazione del gradiente di pressione venosa epatica (HVPG) mediante cateterismo delle vene sovraepatiche e l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS) per la ricerca delle varici gastroesofagee; entrambi sono esami invasivi, complessi e costosi. Obiettivi – Analizzare il ruolo delle nuove tecnologie basate sugli ultrasuoni, in particolare dell’elastografia epatica e splenica, nella valutazione non invasiva dell’ipertensione portale. Pazienti e metodi – Sono stati arruolati 64 pazienti con epatopatia cronica compensata sottoposti a misurazione dell’HVPG e/o EGDS e ad elastografia epatica, ed eventualmente splenica, mediante almeno una metodica tra Fibroscan, Elast-PQ e 2D-SWE Aixplorer, per ciascuna delle quali è stata valutata la correlazione tra i valori di stiffness ed i valori di HVPG e l’accuratezza diagnostica per l’ipertensione portale clinicamente significativa (HVPG ≥ 10 mmHg) e le varici esofagee. Risultati – Per tutte e tre le metodiche è stata evidenziata la presenza di una correlazione tra i valori di stiffness epatica e splenica ed i valori di HVPG ed una buona capacità dell’elastografia epatica di predire la presenza o meno sia dell’ipertensione portale clinicamente significativa che delle varici esofagee, anche se con cut-off diversi a seconda della metodica utilizzata. Per l’elastografia splenica invece solo due metodiche su tre (Fibroscan ed Elast-PQ) hanno mostrato una buona accuratezza diagnostica per l’ipertensione portale clinicamente significativa, mentre nessuna aveva un ruolo di rilievo nella diagnosi delle varici esofagee. Conclusioni – Si conferma il ruolo dell’elastografia epatica nella diagnosi non invasiva dell’ipertensione portale clinicamente significativa e delle varici esofagee, con cut-off diversi a seconda della tecnologia utilizzata. Meno rilevante è risultato, nella nostra casistica, il ruolo dell’elastografia splenica.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Allegretti, Giulia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
elastografia epatica e splenica; epatopatia cronica; ipertensione portale; varici esofagee; diagnosi non invasiva
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8124
Data di discussione
9 Maggio 2017
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