Decapneizzazione extracorporea in pazienti affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: studio pilota.

Pisani, Lara (2017) Decapneizzazione extracorporea in pazienti affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: studio pilota., [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze mediche specialistiche, 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7853.
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Abstract

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è una delle principali cause di morbilità in tutto il mondo con un conseguente peso sociale ed economico che è consistente ed in aumento. La caratteristica principale della BPCO è la presenza di ostruzione bronchiale cronica che è, per definizione, sostanzialmente irreversibile. Quando lo squilibrio tra la capacità dei muscoli respiratori e l’aumento del carico di lavoro diventa grave, si verifica una riacutizzazione e l’ipercapnia si associa ad acidosi respiratoria. La ventilazione meccanica non invasiva (NIV) è il trattamento di scelta nei pazienti con insufficienza respiratoria acuta ipercapnica secondaria a BPCO riacutizzata. Inoltre, alcuni studi riportano effetti positivi della NIV anche in pazienti con BPCO stabile. In entrambi i casi, il miglioramento clinico è stato correlato all'efficacia della NIV nel rimuovere l'eccesso di anidride carbonica (CO2). Recentemente, la rimozione extracorporea di anidride carbonica (ECCO2R), tecnica che si riferisce ad un circuito extracorporeo in grado di estrarre selettivamente la CO2 dal sangue facendolo passare attraverso una membrana, è stata implementata utilizzando sistemi veno-venosi minimamente invasivi. Le caratteristiche principali di questi sistemi sono un basso flusso ematico extracorporeo e l'utilizzo di cateteri a doppio lume di piccole dimensioni. L'infusione continua di eparina è comunque necessaria. Scopo di questa tesi è stato quello di valutare l’efficacia e la fattibilità della decapneizzazione in tre diversi scenari e con altrettanti diversi scopi: 1. nei pazienti BPCO affetti da insufficienza respiratoria acuta ipercapnica e a rischio di fallire con il trattamento ventilatorio non invasivo per evitare l’intubazione; 2. nei pazienti ipercapnici intubati per un episodio di riacutizzazione al fine di favorire lo svezzamento dalla ventilazione meccanica invasiva; 3. nei pazienti BPCO stabili non responsivi alla NIV domiciliare per valutare l’efficacia del trattamento extracorporeo in termini di modificazione dei valori emogasanalitici e dei segni vitali.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pisani, Lara
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Rimozione extracorporea di anidride carbonica
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7853
Data di discussione
5 Maggio 2017
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