Addarii, Eleonora
(2008)
La cessazione dell'attività economica nell'IVA: profili nazionali e comunitari, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Diritto tributario europeo, 20 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/779.
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Abstract
La ricerca oggetto della tesi dottorale verte sulla ricostruzione della disciplina della
cessazione e delle fasi liquidatore dell’attività nell’ambito dell’imposta sul valore
aggiunto, nel tentativo di individuare criteri certi ed omogenei per la sua individuazione,
sia in prospettiva comunitaria che in prospettiva nazionale.
In primo luogo, l’indagine si concentra sulla ricostruzione della nozione di attività
economica e sui profili dinamici dell’attività in ambito comunitario, nell’intento di
chiarire, sulla base della giurisprudenza, i criteri utilizzati per individuare la cessazione
dell’attività rilevante ai fini dell’imposta, sfruttando in tal senso l’esperienza degli atti
preparatori e l’applicabilità dell’ipotesi di applicazione dell’imposta per autoconsumo
Vengono così valorizzati, accanto al profilo oggettivo costituito dalla presenza di una
legame tra le operazioni della fase liquidatoria, il ruolo del soggetto passivo, quale
portatore di una volontà che è in grado di influire sull’esistenza dell’attività stessa, e,
conseguentemente, delle dichiarazioni formali imposte dalla Direttiva, quale
manifestazione diretta di tale volontà ed elemento in grado di costituire un indice certo
di cessazione.
In seguito si esamina il regime impositivo nazionale ed in particolare le linee
interpretative maggioritarie accolte da dottrina e giurisprudenza. Ricostruiti nozione e
ruolo di attività economica, con riferimento all’esercizio d’impresa, vengono analizzati i
diversi casi di cessazione contemplati dall’ordinamento –liquidazione volontaria,
trasferimento dell’azienda e fallimento- analizzati sia nella prospettiva del diritto
tributario che in quella del diritto commerciale.
L’esame così sviluppato è volto a contestare l’interpretazione maggioritaria che vede
nella sola presenza di beni residui alla liquidazione, o comunque la permanenza di un
insieme di beni potenzialmente in grado di far riprendere l’esercizio, elemento
sufficiente a mantenere in vita l’impresa e con essa la soggettività passiva all’imposta.
Infine, vengono confrontati i risultati raggiunti nell’esame della disciplina comunitaria
nazionale, ponendone in evidenza le possibilità incompatibilità ed i punti di contatto,
con l’intenzione di dimostrare l’applicabilità anche a livello nazionale dei principi
emersi in ambito comunitario.
Abstract
La ricerca oggetto della tesi dottorale verte sulla ricostruzione della disciplina della
cessazione e delle fasi liquidatore dell’attività nell’ambito dell’imposta sul valore
aggiunto, nel tentativo di individuare criteri certi ed omogenei per la sua individuazione,
sia in prospettiva comunitaria che in prospettiva nazionale.
In primo luogo, l’indagine si concentra sulla ricostruzione della nozione di attività
economica e sui profili dinamici dell’attività in ambito comunitario, nell’intento di
chiarire, sulla base della giurisprudenza, i criteri utilizzati per individuare la cessazione
dell’attività rilevante ai fini dell’imposta, sfruttando in tal senso l’esperienza degli atti
preparatori e l’applicabilità dell’ipotesi di applicazione dell’imposta per autoconsumo
Vengono così valorizzati, accanto al profilo oggettivo costituito dalla presenza di una
legame tra le operazioni della fase liquidatoria, il ruolo del soggetto passivo, quale
portatore di una volontà che è in grado di influire sull’esistenza dell’attività stessa, e,
conseguentemente, delle dichiarazioni formali imposte dalla Direttiva, quale
manifestazione diretta di tale volontà ed elemento in grado di costituire un indice certo
di cessazione.
In seguito si esamina il regime impositivo nazionale ed in particolare le linee
interpretative maggioritarie accolte da dottrina e giurisprudenza. Ricostruiti nozione e
ruolo di attività economica, con riferimento all’esercizio d’impresa, vengono analizzati i
diversi casi di cessazione contemplati dall’ordinamento –liquidazione volontaria,
trasferimento dell’azienda e fallimento- analizzati sia nella prospettiva del diritto
tributario che in quella del diritto commerciale.
L’esame così sviluppato è volto a contestare l’interpretazione maggioritaria che vede
nella sola presenza di beni residui alla liquidazione, o comunque la permanenza di un
insieme di beni potenzialmente in grado di far riprendere l’esercizio, elemento
sufficiente a mantenere in vita l’impresa e con essa la soggettività passiva all’imposta.
Infine, vengono confrontati i risultati raggiunti nell’esame della disciplina comunitaria
nazionale, ponendone in evidenza le possibilità incompatibilità ed i punti di contatto,
con l’intenzione di dimostrare l’applicabilità anche a livello nazionale dei principi
emersi in ambito comunitario.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Addarii, Eleonora
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
20
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
iva attività economica cessazione
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/779
Data di discussione
27 Giugno 2008
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Addarii, Eleonora
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
20
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
iva attività economica cessazione
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/779
Data di discussione
27 Giugno 2008
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