Attanasio, Elisa
(2016)
Osservare il mondo. Conoscenza e percezione nell'opera di Goffredo Parise, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Culture letterarie, filologiche, storiche, 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7766.
Documenti full-text disponibili:
Abstract
Il presente lavoro indaga l’opera di Goffredo Parise (Vicenza, 1929 – Treviso, 1986) a partire dal primato della visività, che guida ogni testo dell’autore. Si sono così ricercate sia le ragioni che hanno spinto l’autore a fondare una tale poetica, sia le implicazioni che ne derivano, tentando di forzare i confini prettamente letterari per sondare terreni vicini alla filosofia (Maurice Merleau-Ponty per quanto riguarda i rapporti con la fenomenologia e François Jullien in relazione all’Oriente), l’antropologia del visivo e la critica d’arte (Georges Didi-Huberman). Due sono stati i principali assi della ricerca: da una parte l’analogia con la riflessione filosofica, che ha mostrato la possibilità di rileggere l’opera parisiana attraverso la lente del primato percettivo; dall’altra l’affinità con la pratica pittorica, grazie alla quale è emerso come la scrittura di Parise non possa essere delimitata da frontiere tipicamente letterarie, ma esiga continuamente strumenti interpretativi provenienti da altri campi di indagine.
Abstract
Il presente lavoro indaga l’opera di Goffredo Parise (Vicenza, 1929 – Treviso, 1986) a partire dal primato della visività, che guida ogni testo dell’autore. Si sono così ricercate sia le ragioni che hanno spinto l’autore a fondare una tale poetica, sia le implicazioni che ne derivano, tentando di forzare i confini prettamente letterari per sondare terreni vicini alla filosofia (Maurice Merleau-Ponty per quanto riguarda i rapporti con la fenomenologia e François Jullien in relazione all’Oriente), l’antropologia del visivo e la critica d’arte (Georges Didi-Huberman). Due sono stati i principali assi della ricerca: da una parte l’analogia con la riflessione filosofica, che ha mostrato la possibilità di rileggere l’opera parisiana attraverso la lente del primato percettivo; dall’altra l’affinità con la pratica pittorica, grazie alla quale è emerso come la scrittura di Parise non possa essere delimitata da frontiere tipicamente letterarie, ma esiga continuamente strumenti interpretativi provenienti da altri campi di indagine.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Attanasio, Elisa
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Goffredo Parise; visività; fenomenologia; percezione; Merleau-Ponty; François Jullien
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7766
Data di discussione
3 Dicembre 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Attanasio, Elisa
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Goffredo Parise; visività; fenomenologia; percezione; Merleau-Ponty; François Jullien
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7766
Data di discussione
3 Dicembre 2016
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: