Farioli, Andrea
(2016)
Malattie cardiovascolari tra i lavoratori dei servizi di emergenza. Fattori di rischio personali e professionali, impatto e strategie preventive, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze mediche generali e dei servizi, 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7663.
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Abstract
Introduzione. La morte cardiaca improvvisa (MCI) è una delle principali cause di morte in servizio tra i lavoratori dei servizi di emergenza statunitensi. Il nostro progetto di ricerca mirava a : 1) valutare l’incidenza della MCI; 2) identificare i trigger occupazionali di MCI; 3) descrivere la prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolari personali tra i lavoratori dei servizi di emergenza statunitensi.
Metodi. Sono stati condotti studi indipendenti tra i vigili del fuoco e gli agenti di polizia. Abbiamo consultato delle banche dati gestite da agenzie federali statunitensi e condotto ad hoc sondaggi nazionali (USA).
Risultati principali. Tra il 1998 ed il 2012, il tasso di incidenza di MCI tra i vigili del fuoco in carriera è stato pari a 18.1 eventi per 100.000 anni-persona. La causa sottostante di morte più comune è stata la malattia coronarica. Tra i giovani vigili del fuoco (≤ 45 anni), il 63% delle MCI è stato osservato tra soggetti obesi. Questo dato è in linea con lo studio della dieta dei vigili del fuoco, che ha rivelato la necessità di condurre interventi per migliorare le abitudini alimentari in questa popolazione per diminuire la prevalenza dei comuni fattori di rischio cardiovascolare. Due studi hanno dimostrato che l’esecuzione di compiti fisicamente ed emotivamente intensi (ad esempio, lo spegnimento di incendi e le colluttazioni con sospetti) sono trigger importanti (rischi relativi superiori a 30) di MCI tra i vigili del fuoco e gli agenti di polizia.
Conclusioni. La riduzione dell’incidenza di MCI tra i lavoratori dei servizi di emergenza rappresenta una priorità assoluta. L’alto carico di malattia è imputabile alla prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare tradizionali superiore a quanto comunemente pensato e all’esposizione a fattori di rischio professionali. Sono necessarie strategie di prevenzione primaria (es. variazioni delle abitudini alimentari) e secondarie (valutazione dell’idoneità alla mansione).
Abstract
Introduzione. La morte cardiaca improvvisa (MCI) è una delle principali cause di morte in servizio tra i lavoratori dei servizi di emergenza statunitensi. Il nostro progetto di ricerca mirava a : 1) valutare l’incidenza della MCI; 2) identificare i trigger occupazionali di MCI; 3) descrivere la prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolari personali tra i lavoratori dei servizi di emergenza statunitensi.
Metodi. Sono stati condotti studi indipendenti tra i vigili del fuoco e gli agenti di polizia. Abbiamo consultato delle banche dati gestite da agenzie federali statunitensi e condotto ad hoc sondaggi nazionali (USA).
Risultati principali. Tra il 1998 ed il 2012, il tasso di incidenza di MCI tra i vigili del fuoco in carriera è stato pari a 18.1 eventi per 100.000 anni-persona. La causa sottostante di morte più comune è stata la malattia coronarica. Tra i giovani vigili del fuoco (≤ 45 anni), il 63% delle MCI è stato osservato tra soggetti obesi. Questo dato è in linea con lo studio della dieta dei vigili del fuoco, che ha rivelato la necessità di condurre interventi per migliorare le abitudini alimentari in questa popolazione per diminuire la prevalenza dei comuni fattori di rischio cardiovascolare. Due studi hanno dimostrato che l’esecuzione di compiti fisicamente ed emotivamente intensi (ad esempio, lo spegnimento di incendi e le colluttazioni con sospetti) sono trigger importanti (rischi relativi superiori a 30) di MCI tra i vigili del fuoco e gli agenti di polizia.
Conclusioni. La riduzione dell’incidenza di MCI tra i lavoratori dei servizi di emergenza rappresenta una priorità assoluta. L’alto carico di malattia è imputabile alla prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolare tradizionali superiore a quanto comunemente pensato e all’esposizione a fattori di rischio professionali. Sono necessarie strategie di prevenzione primaria (es. variazioni delle abitudini alimentari) e secondarie (valutazione dell’idoneità alla mansione).
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Farioli, Andrea
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Morte cardiaca improvvisa; vigili del fuoco; polizia; rischio cardiovascolare; medicina del lavoro; fattori di rischio occupazionale
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7663
Data di discussione
19 Aprile 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Farioli, Andrea
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Morte cardiaca improvvisa; vigili del fuoco; polizia; rischio cardiovascolare; medicina del lavoro; fattori di rischio occupazionale
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7663
Data di discussione
19 Aprile 2016
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