Lecciso, Mariangela Stefania
(2016)
Morte cellulare immunogenica indotta da chemioterapia e meccanismi di tolleranza immunologica nella leucemia acuta mieloide, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze biomediche, 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7385.
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Abstract
Sia nei tumori solidi che nelle neoplasie ematologiche, è stato dimostrato che alcuni agenti chemioterapici, come le antracicline, sono altamente immunogenici e determinano, attraverso le cellule dendritiche (DCs), un’efficiente attivazione della risposta antitumorale mediata dalle cellule T. Tale processo, caratterizzato dalla traslocazione della calreticulina e delle HSPs 70/90 sulla superficie cellulare delle cellule tumorali e dal rilascio di HMGB1 e di ATP, è detto morte cellulare immunogenica (ICD). Oltra alla ICD, però, la chemioterapia genera fenomeni infiammatori nel microambiente tumorale e attiva pathway immunosoppressivi a carico delle DCs, che potrebbero alterare la risposta immunitaria. Scopo del presente studio è stato caratterizzare la ICD indotta da antracicline nella leucemia acuta mieloide (LAM) e valutare l’induzione di pathway inibitori, come l’enzima indoleamina-2,3-diossigenasi (IDO1). In vitro, ex vivo ed in vivo abbiamo dimostrato che il trattamento con antracicline induce ICD anche nella LAM. Nei pazienti sottoposti a chemioterapia è stata riscontrata una risposta anti-leucemica caratterizzata dalla produzione di IFN- nei linfociti CD4+ e CD8+, capaci di uccidere i blasti autologhi pur mostrando un fenotipo exhausted, ma anche l’espansione di una popolazione di linfociti T regolatori. La ICD infatti determina la maturazione delle DCs, che attivano efficacemente linfociti T antigene-specifici ma, allo stesso tempo, esprimendo elevati livelli di IDO1, inducono linfociti T regolatori che limitano la risposta anti-leucemica. Questi risultati sono stati confermati nel modello murino leucemico dove, a seguito della chemioterapia, l’infiltrato tumorale è arricchito di DCs, mature esprimenti IDO1, ma anche di linfociti T caratterizzati da fenotipo exhausted. I nostri dati confermano che la ICD, attiva anche nella LAM, determina una risposta immunitaria efficace nei confronti della malattia ma anche l’attivazione di pathway inibitori nelle DCs che alterano tale risposta. La combinazione della chemioterapia con inibitori di IDO1 rappresenterebbe un approccio interessante per potenziare l'effetto immunogenico della chemioterapia e la risposta anti-leucemica.
Abstract
Sia nei tumori solidi che nelle neoplasie ematologiche, è stato dimostrato che alcuni agenti chemioterapici, come le antracicline, sono altamente immunogenici e determinano, attraverso le cellule dendritiche (DCs), un’efficiente attivazione della risposta antitumorale mediata dalle cellule T. Tale processo, caratterizzato dalla traslocazione della calreticulina e delle HSPs 70/90 sulla superficie cellulare delle cellule tumorali e dal rilascio di HMGB1 e di ATP, è detto morte cellulare immunogenica (ICD). Oltra alla ICD, però, la chemioterapia genera fenomeni infiammatori nel microambiente tumorale e attiva pathway immunosoppressivi a carico delle DCs, che potrebbero alterare la risposta immunitaria. Scopo del presente studio è stato caratterizzare la ICD indotta da antracicline nella leucemia acuta mieloide (LAM) e valutare l’induzione di pathway inibitori, come l’enzima indoleamina-2,3-diossigenasi (IDO1). In vitro, ex vivo ed in vivo abbiamo dimostrato che il trattamento con antracicline induce ICD anche nella LAM. Nei pazienti sottoposti a chemioterapia è stata riscontrata una risposta anti-leucemica caratterizzata dalla produzione di IFN- nei linfociti CD4+ e CD8+, capaci di uccidere i blasti autologhi pur mostrando un fenotipo exhausted, ma anche l’espansione di una popolazione di linfociti T regolatori. La ICD infatti determina la maturazione delle DCs, che attivano efficacemente linfociti T antigene-specifici ma, allo stesso tempo, esprimendo elevati livelli di IDO1, inducono linfociti T regolatori che limitano la risposta anti-leucemica. Questi risultati sono stati confermati nel modello murino leucemico dove, a seguito della chemioterapia, l’infiltrato tumorale è arricchito di DCs, mature esprimenti IDO1, ma anche di linfociti T caratterizzati da fenotipo exhausted. I nostri dati confermano che la ICD, attiva anche nella LAM, determina una risposta immunitaria efficace nei confronti della malattia ma anche l’attivazione di pathway inibitori nelle DCs che alterano tale risposta. La combinazione della chemioterapia con inibitori di IDO1 rappresenterebbe un approccio interessante per potenziare l'effetto immunogenico della chemioterapia e la risposta anti-leucemica.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lecciso, Mariangela Stefania
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze mediche e chirurgiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Morte immunogenica, leucemia acuta mieloide, indoleamina-2,3 diossigenasi,daunorubicina, risposta anti-leucemica.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7385
Data di discussione
22 Aprile 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lecciso, Mariangela Stefania
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze mediche e chirurgiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Morte immunogenica, leucemia acuta mieloide, indoleamina-2,3 diossigenasi,daunorubicina, risposta anti-leucemica.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7385
Data di discussione
22 Aprile 2016
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