Lopci, Egesta
(2016)
Ruolo dell'imaging molecolare nella valutazione dell'ipossia nei tumori solidi, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze mediche specialistiche, 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7315.
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Abstract
L'ipossia è una condizione patologica determinata da un ridotto apporto di ossigeno a livello tissutale. A partire dagli anni '60, Tomlinson e Gray hanno dimostrato la presenza di regioni di scarsa ossigenazione nel cancro del polmone e hanno osservato che questa caratteristica del microambiente tumorale è associata ad una maggiore resistenza alla radioterapia. La determinazione dell'ipossia nei tumori è pertanto della massima rilevanza clinica, in quanto l'aggressività del tumore, la deriva metastatica, il mancato controllo della neoplasia, l'aumento del rischio di recidiva e, in definitiva l'esito sfavorevole sono associati all'ipossia.
Negli ultimi decenni, c'è stato un crescente interesse nello sviluppo di metodi per la valutazione dell'ossigenazione tumorale. Questi metodi possono essere invasivi, come il sensore polarografico di O2, o non invasivi, basati principalmente sulle tecniche di imaging. Le modalità di imaging sono senza dubbio le più interessanti perché garantiscono una visualizzazione onnicomprensiva del tessuto patologico e sono in grado di identificare il fenomeno anche in luoghi inaccessibili alle procedure invasive.
Tra le modalità di imaging per la valutazione dell'ipossia, la tomografia ad emissione di positroni (PET) è una delle più studiate, in quanto offre: (a) ampio assortimento di radiofarmaci; (B) buona risoluzione intrinseca; (C) rappresentazione tridimensionale (3D); (D) (semi)quantificazione; (E) maggiore facilità per il paziente, e (f) riproducibilità dei dati.
L'oggetto della tesi attuale è quello di studiare il ruolo dell'imaging molecolare alla PET nell'ipossia tumorale. Il testo è diviso in quattro sessioni distinte incentrate nel fornire in primis una panoramica sui radiofarmaci principali (Sessione-1), poi nella valutazione della correlazione tra l'espressione tissutale d'ipossia e l'imaging alla 18F-FDG PET/TC (Sessione-2). Le altre due sessioni analizzano l'impatto prognostico del tracciante per l'ipossia (64Cu-ATSM) nei tumori solidi (Sessione-3), seguito da una sofisticata analisi frattale di confronto fra le acquisizioni precoci e tardive alla 64Cu ATSM PET/TC nei tumori solidi (Sessione-4).
Abstract
L'ipossia è una condizione patologica determinata da un ridotto apporto di ossigeno a livello tissutale. A partire dagli anni '60, Tomlinson e Gray hanno dimostrato la presenza di regioni di scarsa ossigenazione nel cancro del polmone e hanno osservato che questa caratteristica del microambiente tumorale è associata ad una maggiore resistenza alla radioterapia. La determinazione dell'ipossia nei tumori è pertanto della massima rilevanza clinica, in quanto l'aggressività del tumore, la deriva metastatica, il mancato controllo della neoplasia, l'aumento del rischio di recidiva e, in definitiva l'esito sfavorevole sono associati all'ipossia.
Negli ultimi decenni, c'è stato un crescente interesse nello sviluppo di metodi per la valutazione dell'ossigenazione tumorale. Questi metodi possono essere invasivi, come il sensore polarografico di O2, o non invasivi, basati principalmente sulle tecniche di imaging. Le modalità di imaging sono senza dubbio le più interessanti perché garantiscono una visualizzazione onnicomprensiva del tessuto patologico e sono in grado di identificare il fenomeno anche in luoghi inaccessibili alle procedure invasive.
Tra le modalità di imaging per la valutazione dell'ipossia, la tomografia ad emissione di positroni (PET) è una delle più studiate, in quanto offre: (a) ampio assortimento di radiofarmaci; (B) buona risoluzione intrinseca; (C) rappresentazione tridimensionale (3D); (D) (semi)quantificazione; (E) maggiore facilità per il paziente, e (f) riproducibilità dei dati.
L'oggetto della tesi attuale è quello di studiare il ruolo dell'imaging molecolare alla PET nell'ipossia tumorale. Il testo è diviso in quattro sessioni distinte incentrate nel fornire in primis una panoramica sui radiofarmaci principali (Sessione-1), poi nella valutazione della correlazione tra l'espressione tissutale d'ipossia e l'imaging alla 18F-FDG PET/TC (Sessione-2). Le altre due sessioni analizzano l'impatto prognostico del tracciante per l'ipossia (64Cu-ATSM) nei tumori solidi (Sessione-3), seguito da una sofisticata analisi frattale di confronto fra le acquisizioni precoci e tardive alla 64Cu ATSM PET/TC nei tumori solidi (Sessione-4).
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lopci, Egesta
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze mediche e chirurgiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Hypoxia, Cancer, Imaging, PET/CT, Cu-ATSM
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7315
Data di discussione
8 Aprile 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lopci, Egesta
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze mediche e chirurgiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Hypoxia, Cancer, Imaging, PET/CT, Cu-ATSM
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7315
Data di discussione
8 Aprile 2016
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