Strategie culturali tra Parigi e Modena nel Grand Siècle: gli artisti francesi alla corte estense

Sirocchi, Simone (2016) Strategie culturali tra Parigi e Modena nel Grand Siècle: gli artisti francesi alla corte estense, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Archeologia e storia dell'arte, 27 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7314.
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Abstract

La tesi ricostruisce l’attività degli artisti francesi alla corte estense durante il governo di Francesco I (1629-1658) e Alfonso IV (1658-1662) e la iscrive nel più ampio quadro dei legami politici e culturali tra Parigi e Modena per illustrare il contributo francese alla definizione dell’immagine del potere ducale. Lo spoglio del carteggio diplomatico dell’abate Ercole Manzieri, residente di Francesco I a Parigi a partire dal 1650, ha permesso di documentare gli intensi traffici di ritratti, gioielli e abiti che da Parigi giunsero a Modena, attestando una cospicua influenza francese sul gusto e sul costume estense. Come Manzieri, anche Girolamo Graziani, poeta e segretario di stato, fu impegnato come ambasciatore. La tesi indaga i panegirici da lui composti in lode di Luigi XIV e ne illustra la genesi, prima di focalizzarsi su Jean Boulanger, primo pittore di corte di Francesco I. Chiarita la sua formazione e i suoi primi incarichi a corte, l’attenzione è rivolta alle sue pitture nel Palazzo Ducale di Sassuolo, privilegiando la Galleria di Bacco, di cui si definiscono l’architettura, l’allestimento e la funzione. Nell’ultima sezione la tesi ricompone la committenza ‘francese’ di Alfonso IV e si concentra sull’ultimo ciclo decorativo di Boulanger nella perduta villa ducale delle Pentetorri. Nuovi documenti hanno permesso di collocare le sale dipinte dal francese nello spazio della villa e di leggere, per la prima volta nella sua organicità, l’iconografia del ciclo. Seconda monumentale impresa di Alfonso fu la commissione delle solenni esequie in onore del padre defunto, immortalate nell’Idea di un prencipe del gesuita Domenico Gamberti (1659). Quest’opera, tra le più prestigiose imprese tipografiche del Seicento, plasma l’immagine del potere ducale anche grazie a un ricco repertorio di illustrazioni che videro il coinvolgimento di diversi artisti, anche francesi, di cui si precisano i nomi e le modalità di ingaggio.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Sirocchi, Simone
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
27
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Jean Boulanger; Girolamo Graziani; Olivier Dauphin; Barthélemy Fenis; Pierre Mignard; Francesco I d’Este; Alfonso IV d’Este; Ercole Manzieri; Diplomazia; Palazzo Ducale di Sassuolo; Pentetorri; Collezionismo; Cornelio Malvasia; Relazioni culturali; Galleria; Domenico Gamberti; Incisione
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7314
Data di discussione
31 Maggio 2016
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