Landi, Nicoletta
(2016)
Educare (al)la sessualità: dalla prevenzione alla promozione della salute sessuale per adolescenti, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Science, cognition and technology, 28 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7313.
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Abstract
In questo elaborato si analizzano le politiche internazionali e nazionali e le pratiche educative e socio-sanitarie pubbliche attraverso cui la salute sessuale dei/delle giovani è costruita e gestita nel contesto italiano e, in particolare, emiliano-romagnolo. Lo studio parte da un’indagine antropologica condotta presso un consultorio per adolescenti facente parte del Sistema Sanitario italiano - lo Spazio giovani di Bologna – e da una ricerca-azione focalizzata su un progetto educativo regionale destinato alle classi della scuola secondaria di primo grado chiamato W l’amore. Attraverso un confronto con i Paesi Bassi si riflette sull’educazione alla sessualità in ambito europeo evidenziandone le criticità e le potenzialità per quanto concerne una più generale tutela e promozione della salute dei/delle più giovani. Argomenti legati all’adolescenza, all’educazione e alla sessualità si connettono a questioni socio-politiche inerenti ai diritti sessuali e alla cittadinanza intima.
Se la sessualità è una componente multiforme dell’esperienza umana poiché nella sua fluidità si incarna l’interazione tra individuo, alterità e società, l’educazione alla sessualità è uno spazio fisico e simbolico in cui costruire e condividere opinioni, desideri, intenzioni e identità.
Pensare alla promozione del benessere sessuale non può prescindere dal problematizzare i processi sociali attraverso cui la sessualità degli/delle ragazzi/e è plasmata e normata. L’antropologia – nella sua portata critica – può evidenziare la complessità che caratterizza la rete dei servizi socio-sanitari e educativi destinati ai/alle giovani e le intenzioni degli/delle stakeholders che vi operano. Obiettivo della ricerca è quindi decostruire l’educazione alla sessualità e presentarla come processo sociale condiviso, continuo e volto alla tutela della pluralità sessuale e relazionale. Essa, inoltre, può contribuire alla co-costruzione di una società più inclusiva e in grado di valorizzare tutte le sfumature erotiche di cui si compone.
Abstract
In questo elaborato si analizzano le politiche internazionali e nazionali e le pratiche educative e socio-sanitarie pubbliche attraverso cui la salute sessuale dei/delle giovani è costruita e gestita nel contesto italiano e, in particolare, emiliano-romagnolo. Lo studio parte da un’indagine antropologica condotta presso un consultorio per adolescenti facente parte del Sistema Sanitario italiano - lo Spazio giovani di Bologna – e da una ricerca-azione focalizzata su un progetto educativo regionale destinato alle classi della scuola secondaria di primo grado chiamato W l’amore. Attraverso un confronto con i Paesi Bassi si riflette sull’educazione alla sessualità in ambito europeo evidenziandone le criticità e le potenzialità per quanto concerne una più generale tutela e promozione della salute dei/delle più giovani. Argomenti legati all’adolescenza, all’educazione e alla sessualità si connettono a questioni socio-politiche inerenti ai diritti sessuali e alla cittadinanza intima.
Se la sessualità è una componente multiforme dell’esperienza umana poiché nella sua fluidità si incarna l’interazione tra individuo, alterità e società, l’educazione alla sessualità è uno spazio fisico e simbolico in cui costruire e condividere opinioni, desideri, intenzioni e identità.
Pensare alla promozione del benessere sessuale non può prescindere dal problematizzare i processi sociali attraverso cui la sessualità degli/delle ragazzi/e è plasmata e normata. L’antropologia – nella sua portata critica – può evidenziare la complessità che caratterizza la rete dei servizi socio-sanitari e educativi destinati ai/alle giovani e le intenzioni degli/delle stakeholders che vi operano. Obiettivo della ricerca è quindi decostruire l’educazione alla sessualità e presentarla come processo sociale condiviso, continuo e volto alla tutela della pluralità sessuale e relazionale. Essa, inoltre, può contribuire alla co-costruzione di una società più inclusiva e in grado di valorizzare tutte le sfumature erotiche di cui si compone.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Landi, Nicoletta
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
educazione, sesso, sessualità, genere, identità, adolescenza, diritti, cittadinanza, servizi, politiche, pratiche, Italia,Emilia-Romagna, Paesi Bassi, salute, contraccezione, prevenzione
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7313
Data di discussione
10 Giugno 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Landi, Nicoletta
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
28
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
educazione, sesso, sessualità, genere, identità, adolescenza, diritti, cittadinanza, servizi, politiche, pratiche, Italia,Emilia-Romagna, Paesi Bassi, salute, contraccezione, prevenzione
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7313
Data di discussione
10 Giugno 2016
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