Sanchez de Castro Martin-luengo, Enrique
(2016)
La clausola generale antiabuso europea, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Diritto tributario europeo - ph.D in european tax law, 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7282.
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Abstract
La tesi di ricerca analizza uno dei problemi più rilevanti: l’elusione fiscale sulla fiscalità diretta effettuata a livello europeo, tra l'uso abusivo delle libertà europee. Il punto di partenza è lo stato della legislazione fiscale nell'Unione Europea come conseguenza della difficoltà di raggiungere una vera e propria armonizzazione giuridica come risultato del cosiddetto veto fiscale. L'origine del cosiddetto ostacolo è la mancanza di un interesse fiscale comune tra gli Stati membri. La politica fiscale è un’area strategica per tutti gli Stati, quindi è impossibile legiferare accontentando tutti. Questa situazione costituisce un ostacolo al processo di integrazione giuridica ed economica e allo sviluppo del Mercato Interno, è per questo motivo che la Corte di giustizia europea, attuando in qualità di uno dei principali attori in quello che viene chiamata l'armonizzazione negativa e in pro di tale integrazione regionale, è valutato quelle libertà verso una interpretazione protezionista. Questa interpretazione protezionista è quella impiegata dagli operatori economici come strumento abusivo verso il quale eludere il complimento della norma fiscale nazionale. In questa situazione e con il fine di ottenere un sistema fiscale giusto, vero ed efficace, considerammo che il modo migliore per affrontare queste pratiche non è altro che attraverso l'uso della dottrina sul divieto del abuso del diritto europeo elaborata dalla Corte di giustizia, permettendo agli Stati membri di legiferare disposizioni che limitino l'esercizio delle libertà europee. Il problema dell'impiego della riferita teoria come strumento anti-elusivo si trova nella natura giuridica di essa. Questa è stata qualificata come principio interpretativo e non come un principio generale del Diritto Europeo, quindi se vogliamo utilizzarla come strumento anti-abuso bisognerà essere codificata negli Ordinamenti nazionali sotto forma di clausola generale anti-abuso mediante cui consentire all'autorità tributaria corrispondente ad agire di conseguenza. Codificazione che dovrà essere conforme al Diritto Europeo.
Abstract
La tesi di ricerca analizza uno dei problemi più rilevanti: l’elusione fiscale sulla fiscalità diretta effettuata a livello europeo, tra l'uso abusivo delle libertà europee. Il punto di partenza è lo stato della legislazione fiscale nell'Unione Europea come conseguenza della difficoltà di raggiungere una vera e propria armonizzazione giuridica come risultato del cosiddetto veto fiscale. L'origine del cosiddetto ostacolo è la mancanza di un interesse fiscale comune tra gli Stati membri. La politica fiscale è un’area strategica per tutti gli Stati, quindi è impossibile legiferare accontentando tutti. Questa situazione costituisce un ostacolo al processo di integrazione giuridica ed economica e allo sviluppo del Mercato Interno, è per questo motivo che la Corte di giustizia europea, attuando in qualità di uno dei principali attori in quello che viene chiamata l'armonizzazione negativa e in pro di tale integrazione regionale, è valutato quelle libertà verso una interpretazione protezionista. Questa interpretazione protezionista è quella impiegata dagli operatori economici come strumento abusivo verso il quale eludere il complimento della norma fiscale nazionale. In questa situazione e con il fine di ottenere un sistema fiscale giusto, vero ed efficace, considerammo che il modo migliore per affrontare queste pratiche non è altro che attraverso l'uso della dottrina sul divieto del abuso del diritto europeo elaborata dalla Corte di giustizia, permettendo agli Stati membri di legiferare disposizioni che limitino l'esercizio delle libertà europee. Il problema dell'impiego della riferita teoria come strumento anti-elusivo si trova nella natura giuridica di essa. Questa è stata qualificata come principio interpretativo e non come un principio generale del Diritto Europeo, quindi se vogliamo utilizzarla come strumento anti-abuso bisognerà essere codificata negli Ordinamenti nazionali sotto forma di clausola generale anti-abuso mediante cui consentire all'autorità tributaria corrispondente ad agire di conseguenza. Codificazione che dovrà essere conforme al Diritto Europeo.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Sanchez de Castro Martin-luengo, Enrique
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Elusione fiscale, libero risparmio d'imposta, clausola antiabuso, abuso del diritto
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7282
Data di discussione
18 Marzo 2016
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Sanchez de Castro Martin-luengo, Enrique
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Elusione fiscale, libero risparmio d'imposta, clausola antiabuso, abuso del diritto
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7282
Data di discussione
18 Marzo 2016
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