La fiscalità delle perdite dei gruppi transfrontalieri: tra regimi nazionali e libertà di stabilimento

Beltramelli, Giulia (2015) La fiscalità delle perdite dei gruppi transfrontalieri: tra regimi nazionali e libertà di stabilimento, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Diritto tributario europeo, 27 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/7230.
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Abstract

Caratteristica comune ai regimi di consolidamento previsti dai diversi ordinamenti, è quella di consentire la compensazione tra utili e perdite di società residenti, e, di negare, o rendere particolarmente difficoltosa, la stessa compensazione, quando le perdite sono maturate da società non residenti. La non considerazione delle perdite comporta una tassazione al lordo del gruppo multinazionale, per mezzo della quale, non si colpisce il reddito effettivo dei soggetti che vi appartengono. L’effetto immediato è quello di disincentivare i gruppi a travalicare i confini nazionali. Ciò impedisce il funzionamento del Mercato unico, a scapito della libertà di stabilimento prevista dagli artt. 49-54 del TFUE. Le previsioni ivi contenute sono infatti dirette, oltre ad assicurare a società straniere il beneficio della disciplina dello Stato membro ospitante, a proibire altresì allo Stato di origine di ostacolare lo stabilimento in un altro Stato membro dei propri cittadini o delle società costituite conformemente alla propria legislazione. Gli Stati membri giustificano la discriminazione tra società residenti e non residenti alla luce della riserva di competenza tributaria ad essi riconosciuta dall’ordinamento europeo in materia delle imposte dirette, dunque, in base all’equilibrata ripartizione del potere impositivo. In assenza di qualsiasi riferimento normativo, va ascritto alla Corte di Giustizia il ruolo di interprete del diritto europeo. La Suprema Corte, con una serie di importanti pronunce, ha infatti sindacato la compatibilità con il diritto comunitario dei vari regimi interni che negano la compensazione transfrontaliera delle perdite. Nel verificare la compatibilità con il diritto comunitario di tali discipline, la Corte ha tentato di raggiungere un (difficile) equilibrio tra due interessi completamenti contrapposti: quello comunitario, riconducibile al rispetto della libertà di stabilimento, quello degli Stati membri, che rivendicano il diritto di esercitare il proprio potere impositivo.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Beltramelli, Giulia
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze giuridiche
Ciclo
27
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
perdite transnazionali, consolidamento, gruppi di società, compensazioni intersoggettive, territorialità, ripartizione del potere impositivo, controllate non residenti, stabili organizzazioni, concorrenza fiscale, Mercato interno, libertà di stabilimento, restrizione, final losses, riporto, base imponibile comune europea.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/7230
Data di discussione
14 Settembre 2015
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