Lelli, Ilaria
(2012)
La traduzione letteraria in Unione Sovietica (1930-1955), [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Lingue, culture e comunicazione interculturale, 23 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/5114.
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Abstract
In Unione Sovietica il partito mette in atto un sistema di istituzioni per controllare il mondo culturale e la produzione scritta: il Glavlit, il massimo istituto censorio, l’Unione degli scrittori, un’editoria centralizzata e statalizzata e un unico metodo creativo possibile, il realismo socialista. Il settore della traduzione letteraria e della ricezione della letteratura straniera vengono ugualmente posti sotto controllo. All’interno dell’Unione degli scrittori operano la Sezione dei Traduttori, a cui spetta la formazione dei nuovi traduttori sovietici, e la Commissione Straniera, che stabilisce quali autori e quali libri occidentali debbano essere tradotti. Il Reparto straniero del Glavlit controlla il materiale a stampa proveniente dall’estero, la sua distribuzione e le modalità di consultazione e si occupa di effettuare una censura sia sul testo in lingua straniera che su quello tradotto in lingua russa. Parallelamente, il codice estetico e normativo del realismo socialista comincia a influenzare lo sviluppo della teoria della traduzione. La traduttologia si allinea alla critica letteraria ufficiale e promuove un approccio libero al testo che permetta l’introduzione di modifiche testuali arbitrarie da parte del traduttore o del redattore.
Abstract
In Unione Sovietica il partito mette in atto un sistema di istituzioni per controllare il mondo culturale e la produzione scritta: il Glavlit, il massimo istituto censorio, l’Unione degli scrittori, un’editoria centralizzata e statalizzata e un unico metodo creativo possibile, il realismo socialista. Il settore della traduzione letteraria e della ricezione della letteratura straniera vengono ugualmente posti sotto controllo. All’interno dell’Unione degli scrittori operano la Sezione dei Traduttori, a cui spetta la formazione dei nuovi traduttori sovietici, e la Commissione Straniera, che stabilisce quali autori e quali libri occidentali debbano essere tradotti. Il Reparto straniero del Glavlit controlla il materiale a stampa proveniente dall’estero, la sua distribuzione e le modalità di consultazione e si occupa di effettuare una censura sia sul testo in lingua straniera che su quello tradotto in lingua russa. Parallelamente, il codice estetico e normativo del realismo socialista comincia a influenzare lo sviluppo della teoria della traduzione. La traduttologia si allinea alla critica letteraria ufficiale e promuove un approccio libero al testo che permetta l’introduzione di modifiche testuali arbitrarie da parte del traduttore o del redattore.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lelli, Ilaria
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
23
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/5114
Data di discussione
12 Settembre 2012
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Lelli, Ilaria
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
23
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/5114
Data di discussione
12 Settembre 2012
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