Giampieri, Gabriele
(2024)
Interpretazioni di Competenze e Interpretazioni di Intenzioni. Riflessioni Semiotiche tra Infanzia e Cross-Culturalita, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Philosophy, science, cognition, and semiotics (pscs), 36 Ciclo. DOI 10.48676/unibo/amsdottorato/11537.
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Abstract
Il presente lavoro mostra l’apporto che uno sguardo semiotico può fornire alle ricerche sulla cognizione sociale infantile e di soggetti con neuro-sviluppo atipico a partire dalla primità che la disciplina attribuisce alla dimensione intersoggettiva.
A partire da una ricognizione interdisciplinare mostreremo come la semiotica, intesa come capacità di costruire superfici significanti al fine di agire più efficacemente nell’ambiente, denunci una competenza semiotica infantile di interpretazione degli altri già durante l’intersoggettività secondaria (9-18 mesi).
La rilevazione della precocità di tale competenza è stata testata con successo attraverso la realizzazione del progetto Erasmus+ “New Monitoring Guidelines to develop innovative ECEC teachers curricula” che ha portato alla realizzazione di uno strumento di monitoraggio ausiliare per gli educatori dell’infanzia europei basato su metodologie semiotiche narrative e dell’interazione.
Le analisi e i casi-studio del progetto hanno permesso di rilevare, successivamente, come le interpretazioni delle intenzioni e delle competenze dell’infante influenzino radicalmente le modalità di attunement con cui i caregiver co-regolarizzano le loro interazioni con il bambino. La ricerca indaga dunque il modo in cui diverse modalità di attunement espresse in diverse comunità culturali appaiano condizionate proprio dalle ipotesi che i caregiver manifestano riguardo competenze e intenzioni infantili le quali, a loro volta, rinviano a una diversa idea di cosa sia una persona. Conseguentemente l’elaborato volge lo sguardo verso alcuni sistemi culturali che estendono il concetto di persona in un paradigma prospettivistico e metamorfico evadendo dall’identità tra persona e singolo essere umano.
Tali possibilità permettono al nostro percorso di tornare, infine, a delle ipotesi che la semiotica enunciò all’inizio del suo percorso e notare come l’idea di persona come segno e la dimensione pre-logica permettano di delineare una efficace teoria semiotica della cognizione sociale che possa mettere in conto tutte le forme attraverso cui tale fenomeno si manifesta.
Abstract
Il presente lavoro mostra l’apporto che uno sguardo semiotico può fornire alle ricerche sulla cognizione sociale infantile e di soggetti con neuro-sviluppo atipico a partire dalla primità che la disciplina attribuisce alla dimensione intersoggettiva.
A partire da una ricognizione interdisciplinare mostreremo come la semiotica, intesa come capacità di costruire superfici significanti al fine di agire più efficacemente nell’ambiente, denunci una competenza semiotica infantile di interpretazione degli altri già durante l’intersoggettività secondaria (9-18 mesi).
La rilevazione della precocità di tale competenza è stata testata con successo attraverso la realizzazione del progetto Erasmus+ “New Monitoring Guidelines to develop innovative ECEC teachers curricula” che ha portato alla realizzazione di uno strumento di monitoraggio ausiliare per gli educatori dell’infanzia europei basato su metodologie semiotiche narrative e dell’interazione.
Le analisi e i casi-studio del progetto hanno permesso di rilevare, successivamente, come le interpretazioni delle intenzioni e delle competenze dell’infante influenzino radicalmente le modalità di attunement con cui i caregiver co-regolarizzano le loro interazioni con il bambino. La ricerca indaga dunque il modo in cui diverse modalità di attunement espresse in diverse comunità culturali appaiano condizionate proprio dalle ipotesi che i caregiver manifestano riguardo competenze e intenzioni infantili le quali, a loro volta, rinviano a una diversa idea di cosa sia una persona. Conseguentemente l’elaborato volge lo sguardo verso alcuni sistemi culturali che estendono il concetto di persona in un paradigma prospettivistico e metamorfico evadendo dall’identità tra persona e singolo essere umano.
Tali possibilità permettono al nostro percorso di tornare, infine, a delle ipotesi che la semiotica enunciò all’inizio del suo percorso e notare come l’idea di persona come segno e la dimensione pre-logica permettano di delineare una efficace teoria semiotica della cognizione sociale che possa mettere in conto tutte le forme attraverso cui tale fenomeno si manifesta.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Giampieri, Gabriele
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Semiotica della cultura; Semiotica Interpretativa; Material Agency; Antropologia; Semiotica Cognitiva; Enattivismo; Cognizione Sociale; Infant Research; Disturbi dello spettro autistico; Psicologia dello sviluppo; Fondamenti di Semiotica;
URN:NBN
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11537
Data di discussione
24 Giugno 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Giampieri, Gabriele
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
36
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Semiotica della cultura; Semiotica Interpretativa; Material Agency; Antropologia; Semiotica Cognitiva; Enattivismo; Cognizione Sociale; Infant Research; Disturbi dello spettro autistico; Psicologia dello sviluppo; Fondamenti di Semiotica;
URN:NBN
DOI
10.48676/unibo/amsdottorato/11537
Data di discussione
24 Giugno 2024
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