Adorno e l'estetico. Genesi e sviluppo di un problema teoretico

La presente ricerca intende indagare la categoria dell’estetico nel pensiero di Theodor W. Adorno, mettendone in luce una dimensione che eccede il mero orizzonte artistico. Stando al titolo del suo incompiuto, lo sforzo filosofico adorniano si configurerebbe infatti come il tentativo di dar vita a una teoria che si qualifica come estetica, ossia che procede esteticamente. In tal senso, l’estetico assumerebbe una valenza teoretica che non trova alcuna tematizzazione testualmente esplicita, ma che, al contrario, sarebbe da rintracciare nel modo in cui una teoria estetica opera. Di conseguenza, l’estetico non si tradurrebbe affatto in un irrazionale rifiuto del medium concettuale, quanto piuttosto in una sua modalità d’applicazione che differisce significativamente da quella della teoria tradizionale. Estetica è precipuamente quella logica, altra dalla logica totalizzante, che affonda le proprie radici in quel terreno esperienziale e materiale che sfugge costitutivamente al concetto, pur alimentandolo. Riconoscere un’istanza teoreticamente performativa dell’estetico significa, allora, saper cogliere nel tematismo della teoria estetica quel tessuto denso di nessi tanto logicamente stringente, quanto refrattario a ogni identificazione integrale e, pertanto, sempre aperto al possibile e al non-identico.