La dramaturgie come pensiero e pratica. Il lavoro del dramaturg nel teatro contemporaneo

La dramaturgie come pensiero e pratica presenta un approccio innovativo alla dramaturgie contemporanea intesa come conoscenza pratica volta a indagare i processi creativi, il rapporto con il pubblico e il posizionamento del dramaturg. Il cambio di paradigma di intendere le prove come il processo di creazione di uno spettacolo e non come l'esecuzione di un quadro precedentemente definito ha aperto nuove possibilità e ha richiesto la vicinanza del dramaturg in sala prove. Il lavoro esplora come la figura tradizionale del dramaturg abbia rimodellato le connotazioni portando a una crisi delle nozioni di intellettuale e teorico, richiedendo un diverso quadro di approccio. Attraverso un approccio interdisciplinare e transdisciplinare che coinvolge il pensiero ecologico, relazionale e processuale, la ricerca affronta la dramaturgie come pratica condivisa, politicizzata e catalitica, e la figura del dramaturg come facilitatore e mobilizzatore del processo di pensiero (e quindi di creazione) degli altri. Da un lato, offre diversi concetti critici attraverso i quali ricostruisce i modi di pensare della dramaturgie, come la responsabilità, la conversazione e la focalizzazione. Dall'altro lato, individua la macro e la microdramaturgie come strumento di analisi per le pratiche contemporanee, che serve a indagare le dinamiche drammaturgiche che si formano intorno alle strutture della realtà immaginaria di un'opera con l'obiettivo di dispiegarne le potenzialità intrinseche in termini concreti, mentre la macrodramaturgie elabora le strutture della realtà concreta di un determinato contesto, rendendo la dramaturgie un veicolo di cambiamento reale. I due poli servono a delineare il pensiero drammaturgico, la pratica e la funzione del dramaturg in casi di studio provenienti dal contesto italiano e internazionale.