Sfilate quotidiane. Moda, gioco e identità tra San Paolo e Milano

La presente ricerca propone una esplorazione dei modi in cui gli individui si danno a vedere nel mondo, in quegli spazi cioè – le passerelle urbane – nei quali si delineano delle vere e proprie “sfilate quotidiane”. Attraverso l’osservazione in loco, si tenterà quindi di comprendere e descrivere come tali manifestazioni dell’apparenza consentono una costruzione dell'identità attraverso giochi di visibilità e di interazione, tanto tra coloro che “sfilano” quanto tra essi e lo spazio metropolitano nel quale “agiscono”. Dopo un’attenta descrizione dei cosiddetti Quadrilateri della Moda, viene proposta una tipologia di questi spazi in relazione alla quale si affronta l’analisi di due casi di studio: il Quadrilatero della Via Oscar Freire a San Paolo (Brasile) e il Quadrilatero della Via Brera a Milano (Italia). È stato possibile costruire un corpus di analisi di 1110 fotografie che, tra le altre cose, ha consentito l’individuazione di una serie di invarianti nelle manifestazioni dello stile vestimentario, sia a livello globale – le sneakers e le t-shirt di colore bianco –, sia a livello locale – il taglio dei pantaloni: “dritto” a Milano e skinny a San Paolo. A fare da presupposto alla ricerca sono gli strumenti dell’analisi semiotica sviluppati nell’ambito prospettiva teorica tracciata da A. J. Greimas e i percorsi e modelli messi a punto dagli studiosi che si inscrivono in tale tradizione. Entro questa prospettiva i Quadrilateri della Moda si configurano come degli spazi di appartenenza (e non-appartenenza) marcati dai simulacri del cosmopolitismo, nei quali la Moda agisce da meccanismo di traduzione della memoria culturale che scandisce il ritmo della vita sociale. In tale scenario il gusto viene dinamizzato da “giochi ottici” che si concretizzano tanto in interazioni strategiche, tanto in relazioni corpo a corpo, diffondendosi per “contagio”.