Cazzola, Matilde
(2019)
I missionari dell'ordine. Diritto, sovranità e governo nel pensiero politico degli amministratori dell'Impero britannico (1750-1900 ca.), [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Storia culture civilta', 31 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8827.
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Abstract
Questa tesi è un’analisi storico-concettuale del pensiero politico di alcuni tra i più influenti amministratori dell’Impero britannico tra la metà del XVIII e la fine del XIX secolo. Si vedrà come gli eccezionali momenti di crisi che caratterizzarono questo secolo e mezzo della storia imperiale (la Rivoluzione americana, l’abolizione della schiavitù e il Sepoy Mutiny, ma anche l’emergere delle rivendicazioni dei lavoratori in Gran Bretagna) spinsero le figure amministrative attraverso l’Impero a ripensare alcune categorie del pensiero politico. L’obiettivo è quello di tracciare le evoluzioni nella concezione della sovranità imperiale britannica decostruendo le auto-narrazioni del liberalismo moderno, tanto le sue logiche spaziali (la scissione dello spazio imperiale in Stato e mondo coloniale) quanto quelle temporali (la concezione progressiva del tempo storico). Il pensiero politico degli amministratori appare un campo d’indagine particolarmente proficuo a questo scopo: essi – a metà tra teoria e prassi, al punto di congiunzione tra Stato e società, e in viaggio dalla metropoli alla colonia – applicarono la teoria liberale appresa in Inghilterra al governo dell’Impero, e così facendo ne portarono alla luce aporie e cortocircuiti. Alla fine della parabola del pensiero imperiale che qui si delinea, si vedrà come la crisi dell’idea di progresso si porti dietro la disillusione circa ogni rassicurante pretesa di aver neutralizzato il conflitto nello spazio domestico, espellendolo nelle colonie: il tentativo fallito della civilising mission liberale di normalizzare le gerarchie sociali e razziali in un ordine borghese stabile portò a ripensare la sovranità come un management che, fondando la riproduzione del rule of law su un gerarchico principio di governo, fronteggiasse efficientemente i conflitti su scala imperiale. Nello spazio imperiale globale di fine Ottocento, la tensione tra «home» e «abroad» pare infine risolversi, e la colonia diventa il campo di sperimentazione di strategie di governo per correggere i problemi della madrepatria.
Abstract
Questa tesi è un’analisi storico-concettuale del pensiero politico di alcuni tra i più influenti amministratori dell’Impero britannico tra la metà del XVIII e la fine del XIX secolo. Si vedrà come gli eccezionali momenti di crisi che caratterizzarono questo secolo e mezzo della storia imperiale (la Rivoluzione americana, l’abolizione della schiavitù e il Sepoy Mutiny, ma anche l’emergere delle rivendicazioni dei lavoratori in Gran Bretagna) spinsero le figure amministrative attraverso l’Impero a ripensare alcune categorie del pensiero politico. L’obiettivo è quello di tracciare le evoluzioni nella concezione della sovranità imperiale britannica decostruendo le auto-narrazioni del liberalismo moderno, tanto le sue logiche spaziali (la scissione dello spazio imperiale in Stato e mondo coloniale) quanto quelle temporali (la concezione progressiva del tempo storico). Il pensiero politico degli amministratori appare un campo d’indagine particolarmente proficuo a questo scopo: essi – a metà tra teoria e prassi, al punto di congiunzione tra Stato e società, e in viaggio dalla metropoli alla colonia – applicarono la teoria liberale appresa in Inghilterra al governo dell’Impero, e così facendo ne portarono alla luce aporie e cortocircuiti. Alla fine della parabola del pensiero imperiale che qui si delinea, si vedrà come la crisi dell’idea di progresso si porti dietro la disillusione circa ogni rassicurante pretesa di aver neutralizzato il conflitto nello spazio domestico, espellendolo nelle colonie: il tentativo fallito della civilising mission liberale di normalizzare le gerarchie sociali e razziali in un ordine borghese stabile portò a ripensare la sovranità come un management che, fondando la riproduzione del rule of law su un gerarchico principio di governo, fronteggiasse efficientemente i conflitti su scala imperiale. Nello spazio imperiale globale di fine Ottocento, la tensione tra «home» e «abroad» pare infine risolversi, e la colonia diventa il campo di sperimentazione di strategie di governo per correggere i problemi della madrepatria.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Cazzola, Matilde
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Impero britannico, amministratori, storia dei concetti, storia imperiale, storia globale, XVIII secolo, XIX secolo, Rivoluzione americana, Slavery Abolition Act, Sepoy Mutiny, governo, codificazione, sovranità, ordine sociale, emancipazione.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8827
Data di discussione
18 Marzo 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Cazzola, Matilde
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Impero britannico, amministratori, storia dei concetti, storia imperiale, storia globale, XVIII secolo, XIX secolo, Rivoluzione americana, Slavery Abolition Act, Sepoy Mutiny, governo, codificazione, sovranità, ordine sociale, emancipazione.
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8827
Data di discussione
18 Marzo 2019
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