Barausse, Carlo
(2019)
Impianti corti su osso naturale versus impianti lunghi su osso ricostruito: studio clinico randomizzato e controllato a 5 anni, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Scienze biomediche e neuromotorie, 31 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8821.
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Abstract
Obbiettivo: valutare se impianti dentali corti 5 mm, con una superficie innovativa in calcio nanostrutturato e titanio, possano essere una valida alternativa ad impianti lunghi almeno 10 mm posizionati in osso ricostruito, nelle atrofie dei mascellari posteriori.
Materiali e Metodi: quaranta pazienti con mandibole posteriori atrofiche e quaranta pazienti con mascellari superiori posteriori atrofici sono stati randomizzati secondo un disegno di studio a gruppi paralleli, nel ricevere impianti corti 5 mm (gruppo test), oppure impianti lunghi almeno 10 mm dopo chirurgie di innesto osseo (gruppo controllo). I pazienti sono stati seguiti per 5 anni dopo il carico protesico e i parametri valutati sono stati i fallimenti implantari e protesici, le complicanze e i livelli ossei marginali peri-implantari.
Risultati: cinque anni dopo il carico le differenze riscontrate nei fallimenti protesici ed implantari non sono risultate essere statisticamente significative. Una differenza in termini di complicanze statisticamente significativa è stata invece registrata per quanto concerne i pazienti trattati in mandibola: 17 pazienti del gruppo controllo hanno avuto complicanze a fronte di 9 complicanze relative a pazienti trattati con impianti corti. Prendendo in considerazione i livelli ossei marginali peri-implantari, gli impianti corti hanno mostrato a 5 anni dal carico protesico una perdita ossea minore rispetto agli impianti lunghi posizionati in osso ricostruito sia nel mascellare che in mandibola.
Conclusioni: cinque anni dopo il carico protesico gli impianti corti 5 mm hanno raggiunto risultati simili rispetto agli impianti lunghi posizionati in osso ricostruito. Gli impianti corti quindi potrebbero rappresentare una scelta terapeutica da preferirsi rispetto alle chirurgie di aumento osseo, specialmente nella mandibola posteriore, dato che il trattamento risulta essere più veloce, economico ed associato ad una minore morbidità. Tuttavia saranno necessari dati ad almeno 10 anni dal carico protesico, prima di essere in grado di formulare raccomandazioni cliniche più affidabili.
Abstract
Obbiettivo: valutare se impianti dentali corti 5 mm, con una superficie innovativa in calcio nanostrutturato e titanio, possano essere una valida alternativa ad impianti lunghi almeno 10 mm posizionati in osso ricostruito, nelle atrofie dei mascellari posteriori.
Materiali e Metodi: quaranta pazienti con mandibole posteriori atrofiche e quaranta pazienti con mascellari superiori posteriori atrofici sono stati randomizzati secondo un disegno di studio a gruppi paralleli, nel ricevere impianti corti 5 mm (gruppo test), oppure impianti lunghi almeno 10 mm dopo chirurgie di innesto osseo (gruppo controllo). I pazienti sono stati seguiti per 5 anni dopo il carico protesico e i parametri valutati sono stati i fallimenti implantari e protesici, le complicanze e i livelli ossei marginali peri-implantari.
Risultati: cinque anni dopo il carico le differenze riscontrate nei fallimenti protesici ed implantari non sono risultate essere statisticamente significative. Una differenza in termini di complicanze statisticamente significativa è stata invece registrata per quanto concerne i pazienti trattati in mandibola: 17 pazienti del gruppo controllo hanno avuto complicanze a fronte di 9 complicanze relative a pazienti trattati con impianti corti. Prendendo in considerazione i livelli ossei marginali peri-implantari, gli impianti corti hanno mostrato a 5 anni dal carico protesico una perdita ossea minore rispetto agli impianti lunghi posizionati in osso ricostruito sia nel mascellare che in mandibola.
Conclusioni: cinque anni dopo il carico protesico gli impianti corti 5 mm hanno raggiunto risultati simili rispetto agli impianti lunghi posizionati in osso ricostruito. Gli impianti corti quindi potrebbero rappresentare una scelta terapeutica da preferirsi rispetto alle chirurgie di aumento osseo, specialmente nella mandibola posteriore, dato che il trattamento risulta essere più veloce, economico ed associato ad una minore morbidità. Tuttavia saranno necessari dati ad almeno 10 anni dal carico protesico, prima di essere in grado di formulare raccomandazioni cliniche più affidabili.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Barausse, Carlo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Mascellari posteriori atrofici, Impianti corti, Chirurgie di aumento osseo, Studio clinico randomizzato e controllato
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8821
Data di discussione
12 Aprile 2019
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Barausse, Carlo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
31
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Mascellari posteriori atrofici, Impianti corti, Chirurgie di aumento osseo, Studio clinico randomizzato e controllato
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8821
Data di discussione
12 Aprile 2019
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