Impatto dell'esercizio fisico sulla salute dell'osso: studio sui meccanismi biochimici e cellulari

Rizzo, Luna (2017) Impatto dell'esercizio fisico sulla salute dell'osso: studio sui meccanismi biochimici e cellulari, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze biomediche, 29 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/8122.
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Abstract

L’esercizio fisico porta svariati benefici all’intero organismo. Tra questi un ruolo particolarmente importante è quello legato al mantenimento della funzionalità ossea. L’attività fisica esplica i suoi effetti sull’osso attraverso svariati meccanismi, e nel nostro lavoro abbiamo valutato alcuni aspetti cellulari e biochimici che stanno alla base degli effetti dell’esercizio sull’osso. In particolare ci siamo occupati dell’azione della citochina sclerostina, un modulatore negativo della crescita ossea, partendo dall’osservazione che giovani ginnaste praticanti ginnastica ritmica mostravano elevati livelli circolanti di sclerostina nonostante parametri di densità minerale ossea significativamente più alti rispetto ai controlli. La ginnastica ritmica infatti è un’attività di impatto che notoriamente favorisce una buona ossificazione. Questi dati sono stati confermati anche in un follow-up a un anno di distanza, quando l’aumento della sclerostina è stato drammatico per il gruppo che praticava ginnastica ritmica. Per approfondire a livello cellulare alcuni aspetti biochimici legati all’azione della sclerostina, abbiamo utilizzato un modello in vitro rappresentato da cellule SaOS2, che sono cellule osteogeniche con diverse caratteristiche degli osteoblasti. Abbiamo evidenziato che la sclerostina inibisce il processo di mineralizzazione e causa apoptosi con aumento dell’attività delle caspasi. L’effetto proapoptotico della sclerostina era però inibito dal trattamento con molecole in grado di stimolare l’autofagia, come la poliamina naturale spermidina, indicando anche un possibile ruolo modulatore delle poliamine sull’azione biologica della sclerostina. Inoltre, anche l’attivazione della proteina cinasi attivata da AMP (AMPK) o della deacetilasi SIRT1, eventi correlati all’esercizio fisico, portavano all’inibizione dell’effetto proapoptotico della sclerostina in associazione con l’attivazione di autofagia. Questi dati suggeriscono alcuni meccanismi attraverso cui l’esercizio può influire su osteogenesi e rimodellamento osseo, processi fondamentali per garantire la salute dell’osso durante l’intero arco della vita.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Rizzo, Luna
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
29
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
bone, sclerostin, exercise, autophagy
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/8122
Data di discussione
23 Maggio 2017
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