Abu Aysheh, Moh'd Saoud Abdallah
(2008)
Studio archeometrico-tecnologico e conservazione dei mosaici romani del sito archeologico di Suasa, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Dottorato di ricerca in
Archeologia, 20 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/626.
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Abstract
Una breve introduzione sulla storia del mosaico: dalle origine alle sue evoluzione tipologiche e
tecnologiche nel tempo, di come si organizzavano le antiche botteghe del mosaico e le suddivisione
dei compiti tra il pictor imaginarius, pictor parietarius e il musivarius (la gerarchia) all’interno di
essi; la tecniche esecutiva per la messa in opera dei mosaici pavimentali romani.
Visto che i mosaici si trovano a Suasa, quindi è stata riassunta la storia della città romana di Suasa
con le sua varie fase edilizie, con maggior approfondimenti per gli edifici che presentano
pavimentazione a mosaico: in primo luogo è la domus dei Coiedii contenente più di diciotto
pavimenti in opus tessellatum. Il secondo è quello del così detto Edificio 4 (ancora inedito e di
incerta natura e destinazione) portato in luce solo parzialmente con due settore a mosaico.
Successivamente è stato effettuato in maniera dettagliata lo studio dello stato di conservazione dei
vani musivi che sono state oggetto in senso stretto dei varie interventi conservativi, sia nella domus
dei Coiedii (vano AU, oecus G e vano BB) che in Edificio 4 (vano A e vano D), evidenziando così
le diverse morfologie di degrado in base “Normativa UNI 11176/2006 con l’aiuto della
documentazione grafica ed fotografica.
Un ampio e complessivo studio archeometrico-tecnologico dei materiali impiegati per la
realizzazione dei musaici a Suasa (tessere e malte) presso i laboratori del CNR di Faenza..
Sono stati prelevati complessivamente 90 campione da tredici vani musivi di Suasa, di cui 28
campione di malte, comprese tra allettamento e di sottofondo,42 tessere lapidee e 20 tessere vitree;
questi ultimi appartengono a sette vani della domus. Durante l’operazione del prelevo, è stato presso
in considerazione le varie tipologie dei materiali musivi, la cromia ed le morfologie di degrado che
erano presente. Tale studio ha lo scopo di individuare la composizione chimico-mineropetrografico,
le caratteristiche tessiturali dei materiali e fornire precisa informazione sia per fine
archeometrici in senso stretto (tecnologie di produzione, provenienza, datazione ecc.), che come
supporto ai interventi di conservazione e restauro.
Infine si è potuto costruire una vasta banca dati analitici per i materiali musivi di Suasa, che può
essere consultata, aggiornata e confrontata in futuro con altri materiali proveniente dalla stessa
province e/o regione.
Applicazione dei interventi conservativi: di manutenzione, pronto intervento e di restauro eseguiti
sui vani mosaicati di Suasa che presentavano un pessimo stato di conservazione e necessitavano
l’intervento conservativo, con la documentazione grafica e fotografica dei varie fase dell’intervento.
In particolare lo studio dei pregiatissimi materiali marmorei impiegati per la realizzazione dell’opus
sectile centrale (sala G) nella domus dei Coiedii, ha portato alla classificazione e alla schedatura di
sedici tipi di marmi impiegati; studio esteso poi al tessellato che lo circonda: studio del andamento,
tipologie dei materiali, dei colore, dimensione delle tessere, interstizio ecc., ha permesso con
l’utilizzo delle tavole tematiche di ottenere una chiara lettura per l’intero tessellato, di evidenziare
così, tutti gli interventi antiche e moderni di risarciture, eseguiti dal II sec. d.C. fio ad oggi.
L’aspetto didattico (teorico e pratico) ha accompagnato tutto il lavoro di ricerca
Il lavoro si qualifica in conclusione come un esempio assai significativo di ricerca storicoiconografiche
e archeometriche, con risultati rilevanti sulle tecnologie antiche e sui criteri di
conservazione più idonei.
Abstract
Una breve introduzione sulla storia del mosaico: dalle origine alle sue evoluzione tipologiche e
tecnologiche nel tempo, di come si organizzavano le antiche botteghe del mosaico e le suddivisione
dei compiti tra il pictor imaginarius, pictor parietarius e il musivarius (la gerarchia) all’interno di
essi; la tecniche esecutiva per la messa in opera dei mosaici pavimentali romani.
Visto che i mosaici si trovano a Suasa, quindi è stata riassunta la storia della città romana di Suasa
con le sua varie fase edilizie, con maggior approfondimenti per gli edifici che presentano
pavimentazione a mosaico: in primo luogo è la domus dei Coiedii contenente più di diciotto
pavimenti in opus tessellatum. Il secondo è quello del così detto Edificio 4 (ancora inedito e di
incerta natura e destinazione) portato in luce solo parzialmente con due settore a mosaico.
Successivamente è stato effettuato in maniera dettagliata lo studio dello stato di conservazione dei
vani musivi che sono state oggetto in senso stretto dei varie interventi conservativi, sia nella domus
dei Coiedii (vano AU, oecus G e vano BB) che in Edificio 4 (vano A e vano D), evidenziando così
le diverse morfologie di degrado in base “Normativa UNI 11176/2006 con l’aiuto della
documentazione grafica ed fotografica.
Un ampio e complessivo studio archeometrico-tecnologico dei materiali impiegati per la
realizzazione dei musaici a Suasa (tessere e malte) presso i laboratori del CNR di Faenza..
Sono stati prelevati complessivamente 90 campione da tredici vani musivi di Suasa, di cui 28
campione di malte, comprese tra allettamento e di sottofondo,42 tessere lapidee e 20 tessere vitree;
questi ultimi appartengono a sette vani della domus. Durante l’operazione del prelevo, è stato presso
in considerazione le varie tipologie dei materiali musivi, la cromia ed le morfologie di degrado che
erano presente. Tale studio ha lo scopo di individuare la composizione chimico-mineropetrografico,
le caratteristiche tessiturali dei materiali e fornire precisa informazione sia per fine
archeometrici in senso stretto (tecnologie di produzione, provenienza, datazione ecc.), che come
supporto ai interventi di conservazione e restauro.
Infine si è potuto costruire una vasta banca dati analitici per i materiali musivi di Suasa, che può
essere consultata, aggiornata e confrontata in futuro con altri materiali proveniente dalla stessa
province e/o regione.
Applicazione dei interventi conservativi: di manutenzione, pronto intervento e di restauro eseguiti
sui vani mosaicati di Suasa che presentavano un pessimo stato di conservazione e necessitavano
l’intervento conservativo, con la documentazione grafica e fotografica dei varie fase dell’intervento.
In particolare lo studio dei pregiatissimi materiali marmorei impiegati per la realizzazione dell’opus
sectile centrale (sala G) nella domus dei Coiedii, ha portato alla classificazione e alla schedatura di
sedici tipi di marmi impiegati; studio esteso poi al tessellato che lo circonda: studio del andamento,
tipologie dei materiali, dei colore, dimensione delle tessere, interstizio ecc., ha permesso con
l’utilizzo delle tavole tematiche di ottenere una chiara lettura per l’intero tessellato, di evidenziare
così, tutti gli interventi antiche e moderni di risarciture, eseguiti dal II sec. d.C. fio ad oggi.
L’aspetto didattico (teorico e pratico) ha accompagnato tutto il lavoro di ricerca
Il lavoro si qualifica in conclusione come un esempio assai significativo di ricerca storicoiconografiche
e archeometriche, con risultati rilevanti sulle tecnologie antiche e sui criteri di
conservazione più idonei.
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Abu Aysheh, Moh'd Saoud Abdallah
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
20
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
suasa conservazione musiva studio archeometrico
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/626
Data di discussione
9 Giugno 2008
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Abu Aysheh, Moh'd Saoud Abdallah
Supervisore
Dottorato di ricerca
Ciclo
20
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
suasa conservazione musiva studio archeometrico
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/626
Data di discussione
9 Giugno 2008
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