Il ruolo e la funzione del falso nella storia della Shoah. Storici, affaires e opinione pubblica

Bertolini, Frida (2013) Il ruolo e la funzione del falso nella storia della Shoah. Storici, affaires e opinione pubblica, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Storia: indirizzo "Storia e geografia d’Europa. Spazio, linguaggi, istituzioni e soggetti in Età moderna e contemporanea", 24 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/5144.
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Abstract

Quello del falso è un problema con cui si sono dovuti confrontare gli specialisti di ogni epoca storica, ma che ha subito un’accelerazione e un’esasperazione con la storia del tempo presente, anche per via della simultanea presenza dei protagonisti che hanno reso più complessa una scena storica e memoriale segnata profondamente dal rapporto tra storici e testimoni e dall’articolazione della memoria pubblica e di quella privata. L’evento che più acutamente ha risentito del problema del falso in età contemporanea è certamente il genocidio degli ebrei compiuto dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale perché è proprio al cuore dell’impresa genocidiaria che è avvenuta la grande falsificazione che ha alimentato qualsiasi successivo discorso revisionista. L’emersione del testimone sulla scena pubblica ha posto pertanto in modo acuto il problema dello statuto della testimonianza rendendo l’analisi del funzionamento della memoria indispensabile per comprendere quanto un testimone sia molto più utile per la descrizione, non tanto del fatto in sé, ma del modo in cui l’evento è stato socialmente codificato, registrato e trasmesso. Il legame tra i casi esaminati, pur nella loro estrema eterogeneità, spaziando da false autobiografie, come quella di Binjamin Wilkomirski, a testi controversi, come quello di Jean-François Steiner, o da racconti contestati, come quelli di Deli Strummer e Herman Rosenblat, a narrazioni che nel tempo hanno subito importanti variazioni, come nel caso Aubrac e nelle vicende del libro di Alcide Cervi, sarà stabilito grazie alla centralità giocata, in ognuno di essi, dalla forma testimoniale e dall’altrettanto fondamentale argomentazione in termini di affaire. Il problema del falso è stato perciò indagato all’interno delle ragioni storiche e culturali che hanno determinato la formazione discorsiva che ha per soggetto il testimone e la testimonianza come più autentico punto di vista sugli eventi del passato con le relative conseguenze sul piano storico e pubblico.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Bertolini, Frida
Supervisore
Co-supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Scienze umanistiche
Ciclo
24
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
Shoah - Affaires - Wilkomirski - Aubrac - Testimone - Testimonianza - Negazionismo
URN:NBN
DOI
10.6092/unibo/amsdottorato/5144
Data di discussione
14 Gennaio 2013
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