Performance evaluation of low environmental impact asphalt concretes using the mechanistic empirical design method based on laboratory fatigue and permanent deformation models

Pettinari, Matteo (2011) Performance evaluation of low environmental impact asphalt concretes using the mechanistic empirical design method based on laboratory fatigue and permanent deformation models, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Ingegneria geomatica e dei trasporti, 23 Ciclo.
Documenti full-text disponibili:
[img] Documento PDF (English) - Accesso riservato - Richiede un lettore di PDF come Xpdf o Adobe Acrobat Reader
Download (14MB)

Abstract

Il concetto di “sostenibilità” si riferisce allo sviluppo dei sistemi di supporto per la vita umana che minimizzino l’impatto sul sistema ambientale. Le opere che si inseriscono bene nel contesto ambientale circostante e le pratiche che rispettano le risorse in maniera tale da permettere una crescita e uno sviluppo a lungo termine senza impattare sull’ambiente sono indispensabili in una società moderna. Il progressi passati, presenti e futuri che hanno reso i conglomerati bituminosi materiali sostenibili dal punto di vista ambientale sono particolarmente importanti data la grande quantità di conglomerato usato annualmente in Europa e negli Stati Uniti. I produttori di bitume e di conglomerato bituminoso stanno sviluppando tecniche innovative per ridurre l’impatto ambientale senza compromettere le prestazioni meccaniche finali. Per esempio il conglomerato bituminoso ad “alta lavorabilità” (WMA), pur sviluppando le stesse caratteristiche meccaniche, richiede un temperatura di produzione minore rispetto a quella di un tradizionale conglomerato bituminoso a caldo (HMA) riducendo sensibilmente l’invecchiamento del legante. Anche il conglomerato additivato con polverino di gomma, ottenuto dalla frantumazione di pneumatici dismessi, è risultata essere un’alternativa eco-sostenibile al conglomerato stradale convenzionale. Oltretutto, l’utilizzo di questo additivo non è rilevante solamente dal punto di vista ambientale, costituendo materiale di risulta difficile da smaltire, ma anche per le proprietà meccaniche che lo stesso è in grado di conferire al conglomerato. L’obbiettivo principale di questa tesi è quello di dimostrare il duplice valore meccanico-ambientale di questi materiali innovativi, sottolineando come il concetto di sostenibilità, applicato alla progettazione delle infrastrutture viarie, non dipenda esclusivamente dai materiali impiegati. L’uso di materiali a basso impatto ambientale rappresenta solamente il punto di partenza della progettazione sostenibile. L’approccio ecocompatibile deve essere esteso anche ai metodi progettuali e alla caratterizzazione in laboratorio dei materiali al fine di conoscerne il comportamento e conseguentemente sfruttarne le potenzialità. La caratterizzazione volumetrica (Mix Design) e meccanica (Deformazioni Permanenti e Comportamento a fatica) di un conglomerato bituminoso è fondamentale e necessaria per una realistica previsione delle performance di una pavimentazione stradale. Una metodo progettuale avanzato ed efficiente potrebbe essere rappresentato dall’approccio Empirico-Meccanicistico (M-E). La progettazione Empirico-Meccanicistica consiste di un modello strutturale capace di prevedere gli stati tenso-deformativi all’interno della pavimentazione sotto l’azione del traffico e in funzione delle condizioni atmosferiche e di modelli empirici, calibrati sul comportamento dei materiali, che collegano la risposta strutturale alle performance della pavimentazione. Nel 1996 in California, per poter effettivamente sfruttare i benefici dei continui progressi nel campo delle pavimentazioni stradali, fu iniziato un estensivo progetto di ricerca mirato allo sviluppo dei metodi di progetto Empirico-Meccanicistici per le pavimentazioni stradali. Il risultato finale fu la prima versione del software CalME che fornisce all’utente tre approcci diversi di l’analisi e progetto: un approccio Empirico, uno Empirico - Meccanicistico classico e un approccio Empirico - Meccanicistico Incrementale - Ricorsivo. Questo dissertazione si focalizza sulla procedura Incrementale - Ricorsiva del software CalME basata su modelli di danno da fatica e accumulo di deformazioni permanenti ottenuti sperimentalmente attraverso una accurata caratterizzazione dei materiali in laboratorio. Tale procedura funziona per incrementi temporali successivi e, usando i risultati di ogni incremento temporale, ricorsivamente, come input dell’incremento temporale successivo, prevede le condizioni di una pavimentazione stradale per quanto riguarda il modulo complesso dei diversi strati, le fessurazioni superficiali dovute alla fatica, le deformazioni permanenti e la rugosità superficiale. Al fine di verificare le proprietà meccaniche delle miscele oggetto di studio e le reciproche relazioni in termini di danno a fatica e deformazioni permanenti una volta inserite nella sovrastruttura stradale per fissate condizioni ambientali e di traffico, la procedura sopracitata è stata adottata. I conglomerati bituminosi studiati, due tiepidi ed uno additivato con rubber, sono stati impiegati nella pavimentazione stradale come strato superficiale. Le performance delle pavimentazioni sono poi state confrontate in riferimento ad una pavimentazione contenente conglomerati tradizionali. Le tre tipologie di conglomerato oggetto di studio sono: un conglomerato bituminoso ad “alta lavorabilità” a gradazione “chiusa” (DGWMA), un conglomerato bituminoso modificato con polverino di gomma a gradazione “aperta” (GGRAC) e un conglomerato bituminoso ad “alta lavorabilità” additivato con SBS a gradazione aperta (PGGWMA). I primi due Capitoli sintetizzano gli step necessari a soddisfare i principi fondamentali alla progettazione sostenibile delle infrastrutture viarie. Nel primo Capitolo è stato approfondito il tema delle miscele di conglomerato eco-compatibili. In particolare sono state descritte dettagliatamente le proprietà dei Conglomerati tiepidi ad “alta lavorabilità” e dei Conglomerati con polverino di gomma. Inoltre è stato introdotto il problema dei metodi di progettazione delle sovrastrutture stradali flessibili, dai metodi razionali ai metodi Empirico Meccanicistici. Nel Capitolo due si è sottolineata l’importanza della caratterizzazione in laboratorio dei materiali di uso stradale basata su una appropriata selezione degli stessi e su uno studio di performance. Nel Terzo Capitolo, è stato introdotto il Californian Mechanistic Empirical design Software (CalME) attraverso una dettagliata analisi dei modelli alla base delle differenti procedure di progettazione in dotazione. Il Capitolo Quattro introduce il programma sperimentale e descrive le procedure di prova adottate fini alla caratterizzazione meccanica dei materiali. I risultati sperimentali a Fatica ed a Rutting ed i modelli di performance delle miscele oggetto di studio sono stati estrapolati nei Capitoli Cinque e Sei. In ultimo, nel Capitolo Sette, attraverso l’ausilio del CalME e dei modelli comportamentali estrapolati nei capitoli precedenti, sono riportati i risultati delle simulazioni effettuate con le diverse pavimentazioni in esame. Per ogni sovrastruttura sono state analizzate le seguenti forme di ammaloramento: superficie totale fessurata, ormaiamento totale e danno da fatica e ormaiamento relativo ad ogni strati legato.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di dottorato
Autore
Pettinari, Matteo
Supervisore
Dottorato di ricerca
Scuola di dottorato
Ingegneria civile ed architettura
Ciclo
23
Coordinatore
Settore disciplinare
Settore concorsuale
Parole chiave
warm mix asphalt rubber asphalt concrete laboratory characterization fatigue permanent deformation CalME pavement performance
URN:NBN
Data di discussione
5 Maggio 2011
URI

Altri metadati

Gestione del documento: Visualizza la tesi

^